giovedì 19 novembre 2020

Fibbia preistorica


Fibbia presumibilmente datata intorno al IV - V secolo d. C.

Non esiste una data certa e sicura sulla nascita della fibbia, ma sono state documentate le prime apparizioni durante l'età del Bronzo (3.500 - 1.200 a. C.) in tutta Europa.
Questo metodo di fissaggio per le cinture inizia a diffondersi un po’ ovunque con il passare dei secoli. In particolare nell'area cinese intorno 300 - 200 a. C. un popolo nomade, gli Xiongnu, indossavano delle fibbie per cinture finemente lavorate per dimostrare di appartenere ad un certo status sociale.
I antichi Romani e i Greci spesso utilizzavano le fibbie per le cinture o le armature. Venivano realizzate in bronzo ed erano funzionali, resistenti e durevoli.
Queste diventarono degli oggetti di prestigio e curato nei minimi dettagli da parte dei fabbri costruttori che li decoravano con grande maestria con disegni ricchi di intrecci favolosi.
Durante il periodo dell'Impero Romano erano diffuse varie tipologie di affibbiature:
  • “fibbia - piatto”, poteva essere decorata con ornamenti geometrici o semplice;
  • simile alla fibbia piatta, ma più lunghe e strette, a forma di “D” e ricca di decorazioni con raffigurazioni solitamente delle teste di delfino;
  • simile alla precedente, ma erano adornate con teste di cavallo.
Nell’Italia meridionale del IV e III secolo a. C. si diffonde la fibbia in bronzo lavorata in modo tale da comporre in modo autonomo una specie di coppia di ali chiuse.
A Roma, durante l'impero, sono frequenti le fibbie costituite da una placchetta, decorativa con figure. Talvolta queste venivano sostituite da iscrizioni di carattere augurale. Insolitamente, alcune placche di uno dei due pezzi c'è un semplice anello che veniva infilato in un gancio. Inoltre, sono stati ritrovati degli esemplari in cui al posto del gancio c'è un protome umana o animale.
Se ne hanno descrizioni in opere poetiche e in romanzi di cavalleria del tempo. Per esempio Omero descrive Ulisse con una fibbia ornata da un cane che stringe una zampa ad un cerbiatto. Invece è presente uno splendido esemplare doro, presente ad Itaca, ha un grosso modo con palmette e fiorellini da cui pendono cordicelle guarnite da teste di Satiri. 
Uomini e donne utilizzano le fibbie e cinghie fin dall'età del bronzo nell'abbigliamento e dipendevano dalle mode del periodo, ma nel secondo caso era una rarità vederle indossare prime del Medioevo.
Gli invasori germanici (166 - 476 d. C.) importavano i loro motivi a forma di animali, che erano caratteristici di Scythian-Sarmatian presenti nelle loro cinture e fibbie. Questi motivi rappresentavano spesso animali impegnati in combattimenti mortali.
Le fibbie della cintura erano evidenti nelle tombe dei Franchi e di Borgogna.
Questi elementi dell'arte sono in realtà presenti nelle arti decorative dei popoli del medio oriente quali Sciti e Sarmati (Iran).
Molti popoli germanici importarono questi motivi, e le fibbie della cintura quasi invariabilmente presenti nelle tombe dei Franchi e dei Borgognoni sono spesso ulteriormente decorate con capi d'argento o di bronzo, inseguiti o intarsiati. 
Le fibbie veniva prodotto in vari materiali quali osso e metallo (rame, bronzo, argento e oro). Mentre, le decorazioni potevano variare secondo il gusto di chi li produceva e delle mode, talvolta erano molto sfarzose.
Un esempio è stato trovato nella tomba di Childerico I, re dei Franchi, morto nel 481/482 d. C. Questa è una tipologia molto pesante, di forma rettangolare, decorata con filigrana.
Altre splendide fibbie d'oro con intreccio di motivi curvilinei sono conservate e si possono guardare presso il British Museum di Londra. Inoltre, sono presenti anche quelle che sono state trovate nell'imbarcazione sepolcrale di Sutton Hoo (Inghilterra) diverse fibbie in oro del VII secolo con intrecci curvilinei e lingue tagliate.

Sitografia

https://www.britannica.com/topic/buckle
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibbia_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Aggiornamento del 16/03/2022.

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