mercoledì 18 novembre 2020

Ago da cucire

Chi l’ha inventato l'ago?

Chi ha inventato l'ago? Ci si pensa mai, se non esistesse uno strumento simile? Probabile no. Forse, sicuramente la maggior parte delle persone non lo usa. Lo potrebbe vedere anche come qualcosa da farne a meno. Ma, per chi è del mestiere quali sarti e nella confezione industriale è utilizzato. È indispensabile per loro, sia quello classico per i punti a mano, che quello inserito nella macchina da cucire e nella taglia e cuci. Solitamente non tutti cuciono a case e per chi non lo pratica lo trova forse inutile. Se ci guardiamo, tutti addosso indossiamo degli indumenti realizzati con del filo e dell'ago. A meno che non siano fatti con delle macchine speciali che li termosaldano oppure sono incollati, ma dubito che sia qualcosa di tanto diffuso almeno per ora. Senza l'ago non si potrebbero cucire i bottoni per questo motivo tratterò questo argomento. Infatti, l'ago ha cambiato tutto il modo di vestire, è stata una scoperta che ha agevolato la confezione è l'unione di due pezzi di stoffa per mezzo di cuciture e l’applicazione dei bottoni. Quindi è qualcosa di straordinario! In questo capitolo tratterà di questo argomento: quando è stato scoperto, la sua storia, come si è sviluppato, composto, le sue varie tipologie e definizione.
Per rispondere a questa domanda i primi aghi con la cruna furono inventati circa quarantamila anni fa e venivano ricavati dalle zanne dei mammut, da quelle dei trichechi e dalle ossa delle renne. Questi aghi, erano incredibilmente sottili, pensando al fatto di essere prodotti con degli strumenti rudimentali dell'epoca. Questo stava ad indicare che in quel periodo l’essere umano si prodigava nella creazione di abiti sempre più sagomati, per adattarli alle forme del corpo per cucire insieme ai vari pezzi di pelle. Si può dire in qualche modo che era il primi strumento per il sarto utilizzato per comporre degli abiti su misura.

Definizione ago

Nomenclatura ago da cucire a mano.

Ago da cucire a mano è uno strumento di forma allungata e stretta. Termina con una punta aguzza, mentre in cima è presente un foro chiamato cruna. Questa serve per fare passare il filo. Mentre quello adoperato per la macchina è diviso in alto dal gambo. Quest'ultimo può essere da un lato piatto e dall'altro arrotondato, per quanto riguarda quelli per le macchina da cucire casalinghe. Invece, quelle industriali sono tutti arrotondati. Al centro è presente una lama. Segue una scanalatura più o meno lunga. Questo dipende dal lato dove si guarda l'ago. Infine, c'è la cruna e la punta.

Nascita dell'ago

Gli aghi esistono da quando gli essere umani hanno iniziato a cucire. Nei secoli si sono sempre più raffinati e sviluppati. Essi sono passato da dei semplici strumenti artigianali a quelli più precisi inseriti in delle macchine industriale.
Pertanto, la loro esistenza è legata alla necessità. Gli uomini primitivi avevano bisogno di unire le pelli di animale per confezionare degli indumenti resistenti e adattarsi alle varie esigenze e per ripararsi dal freddo.
I primi utensili che potevano assomigliare a degli aghi erano delle spine, frammenti di osso e rocce affilatissime e del tendine animale e del materiale vegetale come il filo. In seguito si perfezionarono e venivano realizzati in osso di animale, palchi di cervo, zanne e in lego. Questo avveniva durante gli insediamenti degli esseri umani nel periodo delle glaciazioni paleolitiche nelle regione fredde. Inoltre, servivano anche per formare reti da pesca e borse.
Gli aghi più antichi non avevano la cruna, in sostituzione della sua funzione era svolta da un piccolo gancio.
Ago Perònon assomigliava a come lo conosciamo attualmente per il fatto che non aveva l'occhiello per infilare il filo i primi rilevamenti che avevano questa caratteristica risalgono al 61.000 A. C. Nella cava Sidudu situata in sud Africa. È stato trovato un ago fatto con ossa di uccello attribuito agli uomini arcaici i Danisovani risalenti al 50.000 anni fa ritrovato nella grotta Denisova. Nell'età della pietra durante alcuni scavi sull'isola Öland a Alby in Svezia sono stati rileva degli aghi in osso risaliti al 6.000 A. C. In Russia a Kostenki sono stati ritrovati degli aghi in avorio datati intorno a 30.000 anni fa. Ė stato scoperto nella grotta di Potok a Karavanke in Slovenia un ago in osso datato del periodo Aurignaziano (47.000 - 41.000 anni fa).
Uno dei primo aghi che denota attenzione risale 28.000 a. C. agli Aurignaciani. Venivano realizzati a mano, in osso, la testa divisa da un occhio. In quel periodo utilizzava dei fili da ricavati da spessa rafia, budelli o tendini.
Intorno al 17.500 a. C. compaiono i primi aghi con un occhio in estremità con la punta affusolata dall'altro capo.
È stato trovato un ago in osso e avorio nel sito archeologico preistorico Xiaogushan Liaoning e hanno tra 30.000 - 23.000 anni.
Siccome gli aghi nel neolitico (10.000 - 5.000 a. C) erano molto grossi. Questi erano simili a degli spilloni o punteruoli. Per proteggersi dalla cruna degli aghi i uomini 
primitivi avevano inventati i ditali. I primi non si infilavano sulle dita, ma erano tenuti nel palmo della mano per proteggerla. 
A Naqada è stato ritrovato un ago di rame datato dal 4.400 al 3.000 a. C. Ci sono stati dei ritrovamenti di alcuno ago di ferro per cucire nell’Oppido di Manchino risalenti al III secolo a.C.
Nell'età del Bronzo, nel 7.000 a. C. in Armenia compaiono gli aghi in rame da utilizzare su dei materiali metallici.
Nel 2.500 a. C. Compaiono gli aghi in bronzo.
Durante l'età del bronzo (circa 7.000 anni a. C.), quando le abilità di lavorazione del metallo sono acquisite da umani, iniziano a produrre ago con metallo. Il più delle volte il rame veniva usato per produrre l'ago. Quindi possiamo dire che il rame è il primo materiale utilizzato nella produzione di aghi.
Durante il 2.500 a. C. sono stati usati aghi di bronzo, ma non hanno ottenuto molta popolarità. L'occhio dell'ago è stato creato martellando e spaccando un lato. Dopo aver diviso i due lati della fessura venivano uniti di nuovo con il martello. A quel tempo venivano fatti molti magnifici aghi. Infatti, in quel periodo questi venivano usati in Cina per l'agopuntura.
I nativi americani utilizzavano la pianta agave da cui ottenevano degli aghi dalle punte delle foglie mentre il restante cioè la polpa si ricavavano delle fibre viscose e la punta potevano opportunamente essiccata per essere utilizzate con lo scopo di cucire pelli e altre cose.
Nel periodo Gravettiano (29.000 - 20.000 anni fa) gli aghi venivano utilizzati anche per decorare i tessuti nell'abbigliamento che indossavano per ostentare a scopo sociale od erotica. L'ago iniziava ed essere associata ad un'abilità da utilizzare come espressioni concettuali e includeva i principali della moda stessa.
Mentre i Romani abili nel cucire da loro sono rimasti alcuni aghi e spilli.
Nel 60 a. C. a Phrygier (popolo indoeuropeo vissuto nell'ultimo VIII secolo a. C. in Anatolia in Turchia) utilizzavano il ricamo nell'abbigliamento. Questo indumento i greci lo chiamavano "vestito frigio", mentre i romani lo rinominano "opus phrygianrum"

Ago moderno

Trecento gli Arabi iniziarono a produrre aghi in acciaio, infatti questi furono introdotti in Europa da loro e nel 1.370 si fabbricavano a Norimberga.
Approssimativamente tra il 1.127 e il 1.279 Liu di Jinan, era un produttore di aghi cinesi. Lui pubblicizzava i suoi aghi in un opuscolo stampato. L'annuncio sul giornale diceva: "Vorresti degli aghi? Allora dovresti comprare quelli con il coniglio bianco, sono particolarmente buoni! "Questo è probabilmente il primo annuncio stampato del mondo.
Nel 1.496 Leonardo da Vinci costruisce una macchina per puntare gli aghi da cucito. Questa macchina fu ricostruita nel 1.952 da Schmetz partendo dai veri disegni.
Aquisgrana in Germania, nel 1.615 si celebrava una mostra su strada facendo degli aghi in acciaio puro e finissimi.
Aghieri di Aquisgrana ricevettero il "Rotolo dei Maestri degli Aghi Spagnoli" il 3 novembre 1.615. La città divenne il capo della produzione di aghi. I produttori di aghi di Aquisgrana furono i primi a fabbricare aghi con filo d'acciaio sottile e puro. Hanno sviluppato una nuova tecnica per formare la cruna. L'occhio è stato formato punzonandolo su un solido cubo di piombo.
Nel 1.637 in Cina il produttore di aghi adottò il metodo di produzione dell'ago Schwabach. In questo metodo gli aghi sono realizzati con filo di ferro e gli occhi sono perforati con un trapano mandrino.
Con l'arrivo della tecnologia si iniziava a produrre gli aghi in acciaio di alta qualità. Nel X secolo dalla Cina di rifornivano le materie prime e dalla Spagna nelle fornaci catalane. Velocemente si estese la produzione di acciaio qualitativamente elevato e di maggior volume. Questo accadeva anche in Germania, Francia e Inghilterra, ma con un impatto molto meno significato.
Quest'ultima inizio la creazione di aghi nel 1.639 a Redditch, ideando la tecnica del filo tirato. Questa tecnica è ancora in uso comune.
I produttori di aghi nel 1.655 erano indipendenti a tal punto da stabilire una Gilda. Questo accadeva a Londra, anche se Redditch rimase il principale luogo di produzione.
In Giappone, a Hari-Kuyo, esiste il Festival degli aghi rotti e risale al XVII secolo.
Stephan Beissel nel 1.730 fonda una fabbrica di aghi ad Aquisgrana, in Germania.
Dal XVIII secolo lo sviluppo drammatico può essere notato nelle industrie degli aghi.
Nel 1.730 fu fondata una fabbrica di aghi. Stephan Beissel ne ha fondato uno ad Aquisgrana, in Germania. Milward and Sons ne fondò uno a Studley, in Inghilterra.
Nel XVIII secolo Aquisgrana, Iserlohn e Schwabach si trasformarono nei centri dell’industria dell’ago. 
Nel 1.755 avveniva il primo brevetto in assoluto assegnato per un ago con un occhio. Fu un tedesco, Fredrick Weisentha ad aver inventato la prima macchina da cucire con un ago a due punti.
Nel 1.790 un inglese, Thomas Saint diede vita ad una macchina per cucire delle scarpe. L'ago utilizzato in questa tipologia di macchina veniva chiamato ago uncino o ago sporgente simile all'ago uncinetto.
Weisenthal fece domanda per un brevetto per un ago nel 1.755. L'ago ha due punti con un occhio in un punto. E ha ottenuto il primo brevetto per l'ago per la sua innovazione.
17 luglio 1.790, Thomas Saint ha fatto domanda per un brevetto per una macchina che cuce scarpe. La macchina lavora con un ago biforcuto che spinge il filo attraverso un foro creato da un punteruolo e il cappio viene catturato da un gancio per formare un punto a catena singola.
Durante il XIX secolo fu inventato un gran numero di dispositivi per cucire e molti sviluppati nell'industria dell'ago.
Nel 1.800 Balthasar Krems inventò una macchina per cucire a punto catenella. Krems usava quello per i cappucci sugli orli.
Nel 1.810 Balthasar Krems di Mayen, Germania, magliaia professionista, inventa e realizza un prototipo di macchina da cucire. La caratteristica che si differenzia dai modelli precedenti consiste in un ago, con l'occhio spostato vicino al punto.
Nel 1.829 Josua Heilmann costruisce una macchina da ricamo che produce punti piatti.
Il 13 aprile 1.830, Barthelemy Thimonnier e August Ferrand brevettano una macchina da cucire con punto a catenella singola.
Nel 1.834 Walter Hant inventò una doppia macchina da cucire a punto annodato. Intorno al 1.852 vincendo una causa contro Elias Howe; Singer ha ricostruito la macchina e ha richiesto il brevetto, ma l'hanno rifiutato. 
Nei primi anni del 1.900 la regione di Aquisgrana assume il ruolo guida ai nuovi metodi di produzione e vendita. Nel 1.851 la famiglia Schmetz fonda la fabbrica di aghi a Herzogenrath vicino ad Aquisgrana.
Nel XX secolo erano state create molte industrie di abbigliamento e calzature. Singer è diventato uno dei marchi famosi produttori di macchine da cucire. La Cina divenne il paese leader nel settore della produzione di aghi da cucito, mentre Aachen perse la posizione. E molte fabbriche di aghi si venivano pian piano a chiudere.
Attualmente vengono ricavati partendo da dei fili di acciaio legato di sezione adatta; le operazioni tecniche constano nella deformazione plastica a freddo, nella fresatura in pacco e nella barilatura; successivamente gli aghi vengono sottoposti a tempra in olio e rinvenimento in forno per conferire loro le caratteristiche di elasticità e di durezza richieste. A seconda degli usi variano la lunghezza, il diametro (ago da lana, da calza ecc.) e anche la forma della punta che può essere curva (aghi da sellaio, da materassaio ecc.). Aghi di forma particolare sono usati nella fabbricazione manuale delle reti da pesca (aghi per reti). Gli aghi delle macchine per cucire, che permettono la formazione dei punti di cucitura incrociandosi ripetutamente con l’uncinetto, differiscono da quelli per cucire a mano perché l'asta reca due scanalature longitudinali che accolgono il filo durante la discesa dell'ago nel tessuto; la cruna si trova sulla punta mentre l'altro estremo (tallone) è appiattito per poter essere inserito nel porta-ago.

Tipologia di aghi a mano
Alcuni esempi di aghi da cucire a mano.

Gli aghi da cucire a mano ne esistono di vari tipi forme e dimensioni, cambiano in base all'utilizzo di cui si ha bisogno.


Tipologie

Definizione

Ago genetico

Ha una punta acuminata, cruna rotondo e di media lunghezza.

Applique e patchwork

È considerato un ago multiuso.

Ricamo

Si distinguono per la cruna più lungo.

Trapunto

La cruna più piccolo e arrotondato rispetto a quelli tradizionali.

Vengono adoperati solitamente dai sarti per punti corti su tessuti pesanti.

Modiste

È più lungo e viene impiegato in modisteria per imbastire.

Auto-infilante

Facile o auto-infilante conosciuto anche come ago a calice.

Questo si distingue dagli altri per la sua caratteristica.

Infatti, è presente una fessura che aiuta il filo ad essere inserito meglio

rispetto agli altri che sono chiusi.

Sottopunto

È un ago molto sottile con buco stretto, utilizzato per cucire sottopunti,

lustrini e infilarsi con agilità dentro al buco delle perline.

Passanastro

È un ago lungo e grosso con estremità a sfera, la cruna è grande e allungato.

Questi sono generalmente utilizzati per filettatura di elastici, nastri e pizzi.

Ciniglia

Ago con cruna grande e lungo, la punta è affilatissima per penetrare meglio

nei tessuti.

Rammendo

Conosciuto anche come ago di rifinitura, ha la punta smussata, lungo e la

cruna è grande.

Bambole

Ago lungo e sottile adatto per cucire sculture morbide come bambole

in particolare i dettagli del viso.

Cuoio e pelle

Questi aghi hanno una punta triangolare progettata per perforare la pelle

senza strapparla.

Arazzo

La punta è smussata, solitamente piegata con una leggera angolazione

rispetto al resto dell'ago.

Materassaio e tappezzeria

È un ago molto lungo e grosso, può essere dritto o curvo, ideale per le

impunture e il trapunto.

Lana

Ha la cruna molto grande, spesso la punta è arrotondata e viene utilizzato

nella maglieria.

Calzolaio

Ha la punta ricurva.

Maglia

Sono definiti i ferri da lavorare a maglia.

Sellaio o sedola

Ago non è rigido, lungo dieci cm composto da una grande cruna.

Tabella tipologie di aghi da cucire a mano.

Tipologie di aghi nella macchina da cucire



Nomenclatura ago da cucire a macchina casalinga.

Differenti punte degli aghi da cucire a macchina.


Due aghi 4/90, 3/90 e 2/90.

Ago con molla da ricamo, da ricamo e per topstitch.

Ago con aletta per creare un solco decorativo.



Tipologia di aghi universali

110/18

Tessuti molto grossi

Jeans, denim, aghi topstich

100/16

Tessuti grossi

cotone, lana

90/14

Tessuti semi grossi

panno, feltro

80/12

Tessuti normali

seta, lino, sintetici, artificiali

70/9

Tessuti leggeri

seta

Tabella aghi.



Nota: per quanto riguarda al quadro con all'interno una croce non colorata evidenzia solo la presenza della taglia.

Illustrazione dell’ago a macchina e come riconoscere le diverse tipologie in base al colore del gambo.


Nella macchina da cucire casalinga sono smussati da un lato per facilitare il loro inserimento. Mentre in quella industriale no e occorre invece guardare la spoletta del filo sotto alla macchina, in quale direzione è posta, se di fronte all'ago oppure dal lato destro o sinistro. Ogni mezzo è fatto a sé, non sono tutti uguali. Conseguentemente a questa accortezza l’ago è disposto nello stesso modo. Gli aghi bisogna sceglierli in base al tessuto su cui si lavora al fine di ridurre al minimo la possibilità di eventuali rotture.
  

Tipologie

Definizione

Ago a punta tonda

È ideale per i tessuti sintetici come il Jersey o gli elasticizzati. Ha una punta arrotondata, invece di tagliare il filo lo attraversano. È indicato anche per la seta e i tessuti delicati che potrebbero strapparsi.

Ago doppio

È formato da due aghi fissati su un'unica base. Abitualmente adottato per cucire linea strette parallele. Inoltre, esistono differenti modelli, questi si distinguono dalla distanza tra un ago e l’altro che può variare dai tre, cinque o sette millimetri.

Ago con aletta

È ideale per realizzare decorazioni mentre si confeziona.

Ago a molla

Permette di ricamare e impedisce al tessuto di muoversi troppo.

Ago da ricamo

Ha una cruna più lunga per consentire una molteplicità di fili decorativi. Talvolta ha l'occhiello per cucire estremamente largo per offrire l'inserimento di fili molto spessi.

Ago per topstitch

Ha una cruna molto larga per accogliere il filo spesso. Questo è indicato per i tessuti resistenti come denim e tela.


Tipologia a aghi per la macchina da cucire.


Dimensione dell'ago

Gli aghi da cucito sono indicati con una scala che va da 1 a 10. Un valore i 1 rappresenta gli aghi più spessi e lunghi mentre quello di 10 più sottili.
Mentre gli aghi da lana, sono più grossi di quelli da cucito, con una lunga cruna e spesso la punta arrotondata.
Le punte cambiano in base al materiale e all'utilizzo e che se ne deve fare come per esempio quelli ricamo da macchina, per la macchina per cucire. Inoltre, le punte possono essere di diverse tipologie alcune sono affilate, arrotondate per maglina, triangolare per pelle da calzolaio, oppure di forma ricurva.

Biografia e sitografia 

DOROTHY WOOD, Una guida pratica alle tecniche di taglio e cucito, Dix, 2012
Una guida completa per principianti ed esperti - Scuola di cucito dalla A alla Z, Antonio Vallardi Editore, 2010
https://www.treccani.it/enciclopedia/ago_%28Enciclopedia-Italiana%29/
https://www.sapere.it/enciclopedia/ago.html
https://sfneedleworkanddesign.org/a-brief-history-of-the-sewing-needle/#:~:text=The%20oldest%20needle%20we%20know,45%2C000%20and%2030%2C000%20years%20ago.
https://en.wikipedia.org/wiki/Sewing_needle


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