martedì 23 novembre 2021

Protofibula

Spillone del 2.200 a. C. Presenta una cruna, dove prosegue una piegatura a 90° e termina con una motivo a sfera. Forse questa serviva ad impedire alla stoffa di slacciarsi e quindi permetteva di essere più stabile. Infine la punta è affilata. Si pensa che poteva essere utilizzato per allacciare e tenere in posizione la stoffa dei mantelli. La fotografia originale è di David Van Vleck, Jr. e la si può ritrovare nel libro "Ancient and Romano-British Brooches" di Richard Hattatt.

La protofibula è l'antenata della fibula, ricorda molto similmente uno spillo o spillone forato al cui interno venivano fatte passare le fibre di tessuto intrecciate. Nello specifico è costituita da un filo metallico rigido chiamato spago passato sulla cruna e ripiegato all’estremità per fermare la punta. Questa nasce in Europa nel II millennio, ma si diffonde su tutto il territorio (Egitto, Palestina, Siria, Cipro, Troia, Italia e Germania), ma solo nell’Età del Bronzo dove viene utilizzata regolarmente. Esistono pochi esemplari certi, sfortunatamente non esistono ancora alcun documento fotografico facilmente reperibile che ne attesta la sua esistenza e neppure un disegno tecnico per poter confrontare e discutere. Una variate è quella a forma di "T" o di croce. Su questo punto non si sa inoltre, con certezza perché c'è sta un'evoluzione tra la protofibula e la fibula e la sua quasi scomparsa sia fisica che di utilizzo. Forse si potrebbe pensare ad un triste avvenimento raccontato da Erodoto, avvenuto a quanto pare intorno al 560 a. C., con la disfatta degli Ateniesi ad Egida nel 558 a. C. In sostanza si narra dell'unico sopravvissuto tornando a casa fu attaccato dalle mogli atterrite, disperate, deluse e arrabbiate. Mentre lui cercava di spiegare che i loro mariti erano tutti deceduti in battaglia. Quale arma mai potevano utilizzare delle donne di quel periodo? Non aveva nulla. Iniziarono a prendere la prima cosa che avevano a portata di mano. Infatti, in quel periodo si coprivano il loro corpo con dei lunghi pezzi di stoffa fermati con degli specie di aghi molto spessi, acuminati e molto grandi dove attorcigliavano il tessuto impedendo in qualsiasi modo che si slegassero accidentalmente. Questi spilli giganti furono utilizzati come un'arma micidiale per togliere una vita ad una persona innocente. Probabilmente la sua unica colpa poteva essere quella di essere li e soprattutto di aver comunicato una triste notizia che nessuno voleva sapere. Ragionandoci sopra forse era meglio essere all'oscuro di tutto e vivere nella beata ignoranza.
Arrivando al dunque si potrebbe spiegare e imparare da questo triste racconto e capire il perché in seguito a tale accadimento sono state portate dei forti cambiamenti sul metodo di allacciare gli indumenti o perlomeno nella cultura greca-romana. Infatti, si è capito che poteva essere anche considerato qualcosa di pericoloso. Tralasciando il fatto che comunque la fibula rimane per secoli un mezzo per allacciare gli indumenti tra momenti più o meno floridi, ma invece la protofibulo o comunque sia scompare inesorabilmente con il tempo un po' ovunque. Questo metodo di allacciatura e il suo motivo della sua scomparsa potrebbe essere, oltre al fatto che si trasforma in fibula e si evolve in varie tipologia, è in qualche modo forse meno pericolosa. Inoltre, si è evoluta in questo modo per ovviare al fatto che si doveva trovare un alto modo per allacciare gli indumenti prima della comparsa del bottone? In realtà la fibula esisteva ancora prima di questo deplorevole avvenimento. Ma potrebbe essere una domanda riflessiva, per capire il suo maggiore o minore utilizzo. Però la fibula ha offerto un'alternativa a questo metodo di fissaggio per indumenti o semplicemente un cambiamento di modo per allacciare un qualsiasi indumento.
Questo aneddoto potrebbe non centrare niente con la protofibula. Ma in realtà potrebbe anche essere l'incontro e  questa è lo spillone siano la stessa cosa. Documentandomi e leggendo su enciclopedia e blog vari sull'argomento e leggendo la loro descrizione sembrano quasi la stessa cosa o comunque qualcosa di molto simile oppure con qualche lieve differenza. Quindi tale episodio arguto potrebbe risultare coerente. 
Benché questa ancora non è la vera fibula, finché non ha un elemento filiforme che le consente di trasformarsi in un arco. Il suo processo evolutivo è stato molto lento e disomogeneo vale a dire non uniforme in tutti i territori. Infatti in Germania e Scandinavia nell'Età del Bronzo si utilizzava ancora, mentre da altre parti era ormai radicato l'utilizzo della fibula. Questo permette di formare un unico pezzo con la spilla, per congiungersi attraverso un avvolgimento a spirale. Tale processo è avvenuto nell’Italia settentrionale, dando origine alla fibula. Così facendo permise di spargersi su tutto il territorio evolvendosi sull’intero bacino mediterraneo. Generalmente la fibula dell’Età del Bronzo è quella spilla forata, composta da un filo e con l'arco parallelo all’artiglieria. In Italia, questa tipologia di fibula, è presente solo qualche raro esemplare, di conseguenza non si ha una cronologia chiara e sicura.
Attualmente qualcosa di simile, ma non uguale, potrebbe essere confrontato con lo spillone per i capelli, ma in questo caso si anderebbe fuori tema.


Bibliografia e sitografia 

AZZALI MARIELLA, Dizionario della moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibula_%28Enciclopedia-Italiana%29/
https://www.connyskreations.it/2021/05/12/la-fibula-e-lorigine-della-spilla/

Aggiornamento del 22/02/2022.

Descrizione fibula

Illustrazione di una fibula ad arco semplice.

La parola fibula deriva dal latino che a sua volta dal greco (iπερόνη, πόρπη, ἐνετή) e significa spilla sia nell’uso che nel funzionamento, serve per unire le vesti sulle spalle e sulla vita oltre che come elemento decorativo. La fibula è costituita in due parti: una è composta da un elemento a forma di “uncino” ed è il corpo che dà la forma alla spilla, definito arco, l'altra, invece, funge da artiglio che tiene ferma la stoffa, chiamato ardiglione. Entrambe le parti sono unite in un lato definito capo. Quando la fibula è chiusa, i due lati speculari prendono ognuno un termine differente: piede o molla, che rappresentano la parte che unisce l'arco, ardiglione e staffa, che quest’ultima è il punto d'apertura della spilla.
La fibula inizialmente era realizzata esclusivamente in bronzo, successivamente è stata fatta in altri materiali come il ferro, l'argento dorato e l'oro, spesso veniva lavorata con tecniche finissime. Oltre all'utilizzo di questi materiali, ne appaiono altri che arricchiscono ulteriormente la spilla come l'ambra, l'osso, la pasta vitrea, il corallo, le gemme e le pietre preziose. La lunghezza della fibula varia dai 2,59 cm ai 20 cm) anche se quest'ultima tipologia è molto rara. La fibula veniva utilizzata fin dall'antichità, in Occidente nel settore dell'abbigliamento. Questa aveva lo scopo di unire due pezzi di stoffa, quindi serviva per allacciare un indumento, in alternativa poteva avere una funzione puramente decorativa per impreziosire e ornare a piacere.


Bibliografia e sitografia

AZZALI MARIELLA, Dizionario della moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed. 
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibula_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Aggiornamento del 23/02/2022.

Storia della fibula


Fibula a forma di "S". L'originale è in oro e argento con pietre dure presente presso il Cividale del Friuli, Museo Archeologico Nazionale.

La fibula nasce dalla spilla tramite un processo evolutivo molto lento. Inizialmente utilizzavano le ossa acuminate degli animali, schegge di selce e spine. Quindi potevano utilizzare anche l'osso da cui prende il nome. Dalle prime citate forse deriverebbe la parola fibula che non è altro, che l'osso della gamba e quindi conosciuto anche come perone. Ma com'è possibile che si sia evoluta in una così spendita forma?
Probabilmente in seguito le popolazioni antiche dovevano in qualche modo ricercare e lavorare i materiali. Quindi avranno certamente adottato del metallo e inizialmente assomigliava più ad un ago gigante più che ad una spilla da balia. Insomma era un ago, spillo o spillone passa per la protofibula. In seguito forse questo strumento non era abbastanza sicuro perché il tessuto poteva uscire o l'ago era pericoloso e poteva fare male. Questo non si sa con certezza. Probabilmente qualcuno un ignaro inventore, avrà pensato di ripiegarlo su se stesso. Così il tessuto rimane in mezzo e in seguito per finire si è crea un arco, con la molla e la staffa che serve a fermare la punta ed evitare incidenti vari, crea stabilirà e sicurezza. Inoltre, la sua funzionalità vale a dire di trattenere la stoffa era diffusa in Egitto, in Palestina, in Siria, a Cipro, a Troia, nei paesi danubiani, nell'Italia settentrionale e in Germania.
La fibula apparve nella penisola italiana in tarda Età del bronzo (XIII-XII secolo a. C.) le fibule ad arco di violino e i suoi sottotipi, erano molto diffuse nel periodo tardo miceneo e sub-miceneo.
Mentre, durante l’Età del bronzo Finale (XI-X secolo a. C) era più utilizzata la “fibula ad arco semplice”. Pertanto nella prima Età del Ferro (IX-VIII secolo a. C.) si erano affermate differenti tipologie di fibule.
Nella cultura Villanoviana e Tirrenica era utilizzata in bronzo quella “ad arco di violino”. Ma, nel VIII secolo a. C. iniziano a subire delle variazioni infatti, l’arco si ingrossa e da cui deriva la “fibula a sanguisuga” e ad “servo a gomito foliato”. Nel frattempo iniziano a comparire quelle di influenza greco-coloniale come le fibule a staffa lunga o lunghissima tipo Ischia. Intorno al 720-630 a. C. venivano introdotte quelle a losanga ed a drago, che erano prodotte in metallo (oro e argento), lavorate in granulazione, filigrana e sbalzo. I Celti, nel 400 a. C. decoravano le fibule con smalto rosso e intarsi di corallo. Mentre in Gran Bretagna la produzione delle fibule vanno dal 600 al 150 a. C. e quelle ritrovate sono con l'arco piatto, penanulare o ad un unico pezzo, ed sono i rame o ferro.
Soprattutto nel periodo arcaico sia in Grecia che in Italia era particolarmente diffusa, ma in seguito con il periodo classico quasi inizia a diventare meno importante e poco utilizzato. Mentre in epoca barbarica avevano assunto una certa forma decorativa e di prestigio. Questa veniva disposta sulle spalle o sul petto, di pelle o di stoffa, in entrambi varia in base alla tipologia di abbigliamento che si proponeva di indossare. I Greci le adoperavano sul chitone arcaico, sul peplo, sulla clamide e sulla claina. Mentre, i Romani l’applicavano sulla palla, sul sagum e sul paludamentum militare. Queste fibule erano comparate al valore dei gioielli, considerate come qualcosa da donare o di onorificenza oppure insegna di potere.
In particolare gli antichi Romani intorno al V secolo in poi venivano prodotte un numero spropositato di tipologie di modelli differenti di fibule. Quindi la creatività degli antichi romani nel creare nuovi canoni estetici sempre differenti di fibule, non manca di certo. Cambino gli avvolgimenti a spirale, l'argo più o meno alto o stretto o largo oppure sottile o grosso, la staffa, tutto dipende dall'orientamento che si vuole ottenere se perpendicolare all'ardiglione. Inoltre anche i motivi decorati potevano essere prodotti con grande stile e ricercatezza nella fantasia di chi lo inventa, soprattutto sono molto differenti i modelli.
Uno dei modelli più conosciuti è quello a Scorpione si ispira alla fibula a Certosa, parte con la punta della staffa si ripiega verso l’arco, così permette di comporre un profilo sinuoso a forma si "S". Il profilo ricorda quello di uno scorpione e la coda ripiegata su se stessa in alto riconducendosi con l'arco è un esempio unico del suo genere. Partendo da questa deriva quella a balestra diffusa quasi in tutta Europa. Alcuni esemplari ritrovate nelle necropoli galliche presentano delle decorazioni rifinite con coralli e pietre preziose. Mentre per quanto riguarda quelle rinvenute ne territorio italico sono di scarsa rilevanza in quantità o perlomeno fino al periodo dell'Età Imperiale.
Invece, intorno al I secolo la situazione cambia e la fibula ritorna ad essere utilizzata maggiormente con maggiore vigore soprattutto nel costume militare e barbarico. Probabilmente dovuta ad una influenza di costume e cultura con i popoli straniere. Queste fibule utilizzate in questo determinato periodo storico sono caratterizzate da un gran numero di varietà di forme, dimensioni e ornamenti molto eleganti.
I temi rappresentati potrebbero essere antichi cicli italici, ad arco semplice, a staffa lunga, con lunghi pendagli sferici. Le forme variano da quelle di animali, di vasi, a sandalo, a bipenne, a pinzette ecc.
Generalmente andavano le fibule ad arco semplice, a cerniera, ad arco piatto, a croce romana o latina, ma non solo. Uno dei modelli più diffuso è quello a balestra, ma in questo periodo cambia un po' inizia a perdere il suo scopo e di conseguenza si trasforma in un semplice elemento decorativo, senza alcuna funzione. Un altro modello molto diffuso è quello a disco a grosso arco e coda svasata. Infine quella a croce latina ha dei bottoni all’estremità del capo e un elemento trasversale.
In Germania e in Scandinavia, utilizzavano la protofibula. Partendo dalla forma più semplice in seguito, compaiono diverse tipologie strutturalmente più complesse con doppi spirale all'estremità dell'elemento filiforme, allargato a nastro, a losanga, e con il capo della spilla trasformato in “T” oppure a doppia croce.
Alla fine dell’Età del Bronzo, in Europa centrale, soprattutto nella valle danubiana, la fibula inizia a subire delle variazioni locali. In particolare si ingrossa il dischetto spiraliforme alla staffa, l'arco s'intreccia orizzontalmente e di conseguenza crea delle nuove spirali.
La decorazione plastica si diffonde fin dai primordi dell'Età del Ferro, sulle fibule con protomi di animali o con figure di uccelli e di quadrupedi sovrapposte agli archi. Quest’ultime erano diffuse rarissimamente in Grecia. Talvolta, gli archi stessi si arricchiscono con forme di animali o di cavalieri. Queste manifestazioni era molto importanti nell’Italia protostorica. Esse corrispondevano ad un aspetto astratto, ed avevano nelle grosse fibule con dei corpi nodulari e tortili del periodo protovillanoviano. Inoltre, erano presenti degli esemplari con arco serpeggiante gonfi e con molli arabeschi. Gli Italici, introducevano le fibule con anelli mobili, piatti o rigonfi.
Partendo, dalla fibula antica partivano delle decorazioni polimateriche, vale a dire che venivano aggiunte delle specie di gemme. Infatti, erano ottenute da paste vitree o pietre più o meno pregiate che si incastonano nel bronzo o nell'oro. Intanto, i suoi precedenti modelli di ricerca volta al mondo celtico, anche se loro rivestivano l'arco delle fibule con elementi di materia diversa e le coloravano (pasta vitrea, osso, ambra, ecc.).
Un periodo particola è da ricordare quello delle invasioni barbariche che hanno contribuito ad influenzare lo stile della fibula.
Le fibule barbariche come pure quelle franche, ostrogote, celtiche, etrusche, a staffa, visigote e carolinge hanno delle caratteristiche propri, ma ad ognuna di queste si accomunano la preziosità dei materiali (oro ed argento per esempio) con cui venivano prodotte e le tecniche particolari e molto sofisticate che variano molto in base al territorio e alla cultura del popolo a cui appartengono.
In particolare le prime appartengo al periodo che corre dal V - IX secolo e rappresentano al meglio la loro arte. Infatti, venivano prodotte con maggior ricercatezza di dettagli, materiali preziosi, forme accurate e sfarzose negli ornamenti. In particolare adoperavano delle tecniche artistiche molto elaborate come per esempio la filigrana e il cloisonné. Ma non solo mostrano delle elaborazione dell'arte Romana delle repoussé, filigrana, granulazione, smaltatura, traforo e intarsio. Mentre l'ornamentazione venivano prodotti in forma geometrica, talvolta raffiguravano animali o elementi vegetali.
Per quanto riguarda le fibule potevano essere a croce romana, a "T" come quelli adottati e tipicamente caratteristici degli oggetti barbarici utilizzati nel periodo del basso impero, ma soprattutto con molta più frequenza dai franchi, burgundi e alemanni in età merovingia (V - VIII secolo).
Un altro esempio adottato da loro poteva essere quello di riprodurre in maniera stilizzata le forme di animali quali aquile, pesci, api, e molti altri ancora di tipo zoomorfo.
Inoltre non mancano esempi di fibule a forma di fermaglio, scudo, medaglioni, "S", a capo semicircolare detto gotico, e ottagoni. Infine, la fibula a Bizantina si differenzia dalle altre dato che questa ha tre o più pendenti oltre al fatto di essere molto più ricca e adornata rispetto alle altre di perle, decorazioni semplici o con figure, ecc. Per concludere è considerata una fibula a bottone, probabilmente questo è dato dalla sua forma circolare e quindi ne ricorda le sembianze, in apparenza estetiche.
Con il passare del tempo questo accessorio scompare nella sua funzionalità e rimane qualche rimembranza nelle spille contemporanee. In tal caso, quest’ultime hanno solitamente, ma non solo, uno scopo puramente decorativo.
Per cui la fibula ora è attualmente e dopo il Medioevo diventa e cambia nome con il conosciuto spilla. quindi non è scomparsa ma ha cambiato solo nome, anche se all'inizio del Medioevo erano conosciute come fibulae quindi come nome plurale. Ma la sua evoluzione sia di nome che di linea stilistica in spilla è tutta un'altra storia.


Bibliografia e sitografia


AZZALI MARIELLA, Dizionario della moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibula_%28Enciclopedia-Italiana%29/
https://www.connyskreations.it/2021/05/12/la-fibula-e-lorigine-della-spilla/
https://en.wikipedia.org/wiki/Brooch
https://it.scribd.com/document/268892182/Fibula

Aggiornamento del 15/03/2022.

Tipologie di fibule


Trattato di archeologia (Gentile).

Solitamente quando si pensa alla fibula si ricorda quella spilla di forma classica e allungata che può esse considerata ad arco semplice o da balia per esempio. Peccato per il fatto che in realtà ne esistono moltissimi altri modelli. Soprattutto è importante ricordare che nella maggior parte di queste in base al periodo di produzione subiscono una evoluzione nella linea stilista. Quindi cambiano un po' di forma, decorazioni e occorre capire anche per chi venivano realizzati e il loro scopo decorativo, funzionale se per mantelli o tuniche, ecc.  Perlopiù diffusi tra le popolazioni antiche senza tenere in considerazione altrettanti tipi dopo il Medioevo quando ha cambiato nome con quello più comune di spilla, ma da qui in seguito è un'altra storia.
Pertanto la popolazione dell'antica Grecia e Roma avevano inventato e diffuso moltissime tipologie una più splendida dell'altra e certe sono molto eleganti e riccamente decorate. Per questo i materiali dedicati allo loro realizzazione avevano una grande importanza ed erano ricercati quali oro, argento, bronzo e ferro. Rappresentavano lo stato sociale di appartenenza, quindi le fibule utilizzate per allacciare non avevano solo quella funzione li, ma anche di essere dei gioielli decorativi e mostrare la ricchezza del proprietario. Per questo venivano rifinite con smalti, pasta vitrea, ambra, osso, filigrana, cloisonné, e tanti altri motivi decorati incisi o con piccole sculture varie, ochette oppure venivano realizzate con forme di animali come aquila, delfino, cavallo o altri tipi di zoomorfi.
Le dimensioni di questi sopravvissuti oggetti possono variare dai 2 - 50 cm, ma in media non riescono a superare i 20 cm. Occorre in questo caso tenere in considerazione il loro impiego quello che è solitamente di affibbiare un indumento. Per capire al meglio se occorre utilizzarne una più piccola o un'altra più grande. Per esempio mettiamo in considerazione di dover sostenere un tessuto pesante e spesso di un mantello o del cuoio e in questo caso è più indicata una fibula grande. Mentre per i tessuti leggeri è meglio una di dimensioni più contenute. Infine, qui di seguito è presente una tabella. Questa è strutturata in forma di elenco dove sono citate alcune principali fibule, la loro descrizione, il periodo di diffusione e alcuni luoghi dove sono prevalentemente utilizzate.


Nome

Descrizione

Periodo di diffusione

Luogo

Protofibula

É costituita da un filo metallico rigido chiamato spago passato sulla cruna e ripiegato all’estremità per fermare la punta.

II millennio fino all'Età del Bronzo

Egitto, Palestina, Siria, Cipro, Troia, Italia e Germania

Fibula ad arco semplice

Originariamente presenta un arco abbastanza liscio o graffito, piuttosto ingrossato e tendenzialmente semicircolare.

XI – VI secolo a. C.

Italia, Frigia, Ionia, Cipro, Grecia ed ecc

Fibula a disco

Si presenta di forma circolare e piatta frontalmente mentre sul retro c'è la spilla.

VI – VII secolo

Italia e Germania

Fibula ad arco foliato

Presenta un arco che ricorda la forma di una foglia di un albero.

VIII – IV secolo a. C.

Italia

Fibula a coste

L'arco nella parte superiore ingrossato con una serie di rientranze globulari che ricordano delle costole e possono essere grandi o piccole.

IX – VII secolo a. C

Italia

Fibula a bruco

Vedi fibula a coste, l'unica deferenza è che queste sono molto più piccole.

IX – VII secolo a. C.

Italia

Fibula ad arco spezzato e a disco

Questa è formata da un moltiplicarsi di spirali che spezzano la linea dritta dell'arco e permette di ingrandire il dischetto della staffa.

X-VI secolo a. C.

Italia

Fibula a cerniera

un arco appiattito, allungato, con un ardiglione fermato al posto del piede da una cerniera.

Periodo dell'Impero Romano

Italia

Fibula ad arco di violino

Fibula ricorda per forma alla classica spilla da balia o semplicemente da dove prende anche il nome ad un arco di violino. Solitamente la molla ha un unico avvolgimento.

II millennio – Età del bronzo

Grecia, Micene, Bosnia, Cipro e Creta

Fibula ad arco a gomito

Presenta un arco dritto, abbassato e si innalza poco prima di raggiungere la staffa formando così un gomito, in seguito ridiscende e si inclina leggermente in avanti.

VIII secolo a. C.

Italia

Fibula a navicella

Questa presenta un grosso arco liscio o graffito, vuoto internamente e aperto verso l'ardiglione.

IV _ VIII secolo

Italia

Fibula a balestra

Questa è formata numerosi avvolgimenti a spirale, indipendenti dall'arco. Quest’ultimi sono sorretti da un altro arco disposto in modo orizzontale e perpendicolare all'ardiglione.

Età Imperiale e del Ferro

Europa

Fibula a sanguisuga corta o lunga

È formata da un arco ingrossato e finemente cesellato, con staffa corta o lunga.

VIII – VI secolo a. C.

Italia

Fibula a drago

Questa solitamente presenta un arco nastriforme con tre ampi curvature, con contorno romboidale.

VIII-VI secolo a. C.

Italia, Iugoslavia e Austria.

Fibula tipo Ornavasso

Questa spilla presenta una lunga molla bilaterale che potrebbe raggiungere i sessanta spirali, mentre ha un arco tendenzialmente semicircolare, il piede della staffa è fermato ben oltre la sommità dell'arco.

I secolo a. C.

Italia

Fibula serpeggiante

Ha l'arco con avvolgimento sinuoso, in certi punti a spirali, e la staffa si trasformerà da spiraliforme a disco.

VII secolo a. C.


Italia

Fibula ad arco configurato

Presentano degli elementi configurati, simbolici, zoomorfi, pertanto questi elementi solitamente sono presenti nelle fibule ad arco serpeggiante o a drago.

VIII-VII secolo a. C.

Italia e Inghilterra

Fibula ad arco ingrossata

Presenta un arco spesso e potrebbe essere rifinito da incisioni o da altri elementi oppure ribassato.

IX – VI secolo a. C.

Italia

Fibula ad arco piatto

Si presenta l'arco come una lamina sottile con al massimo delle incisioni o rifinitura di altro tipo.

I secolo a. C

Italia

Fibula ad arco attorcigliato

Presenta un arco con un motivo che ricorda due fili attorcigliati l'uno sull'altro.

X- IX secolo a. C

N/R

Fibula a singola, doppia o quadrupla spirale o a Brillen

Presenta un motivo decorativo a forma di spirale.

IX – VIII secolo a. C.

Italia

Fibula ad arco Longobardo

Si presenta riccamente definita con decori vari in smalto e sicuramente veniva realizzata con dei materiali preziosi.

Periodo Longobardo

Italia e Germania

Fibula celtica più moderna

É caratterizzata da un lungo spillo assicurato ad un anello.

Alto Medioevo

Isole Britanniche

Fibula a croce romana o latina

Assomigli per forma ad una croce. Talvolta alcuni modelli potrebbero avere in generale arco massiccio curvato a semicerchio e tre bottoni "a cipolla", due posti alle estremità del braccio della cerniera e il terzo alla testa dell'arco.

III - IV secolo d. C.

Italia

Fibula ad arpa

Ricorda l'arco per forma allo strumento musicale dell'arpa.

N/R

Italia

Fibula ad arco a staffa corta o lunga

Presento la staffa più o meno lunga.

N/R

Italia

Fibule rivestite

Le fibule di questo genere possono essere rivestite per esempio in osso.

VIII secolo a. C.

Italia

Fibula Prenestina

Si tratta di una fibule a drago, una versione evoluta delle fibule ad arco serpeggiante

VII secolo a. C.

Ritrovata a Palestrina (l'antica Praeneste, Preneste)

Fibula celtica antica tipo di La Téne

Piede libero, la molla a più spirali, la corda interna e l’arco appiattito, segmentato e ornato di motivi geometrici stampati.

450 - 1 a. C.

Svizzera, Francia e isole Britanniche

Fibula a scorpione  cultura La Tène

Fibula a scorpione con staffa a disco, arco con noduli, leggermente rialzato sulla staffa.

I - II secolo a. C.

Italia

Tipologie di fibule.



Bibliografia e sitografia

AZZALI MARIELLA, Dizionario della moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibula_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Aggiornamento del 25/02/2022.
Aggiornamento del 15/03/2022.

Fibula ad arco spezzato e a disco


Fibula ad arco spezzato, con pomelli laterali e inoltre ha la particolarità di avere dei dischi sottili a rotella.

La fibula ad arco spezzato veniva adoperata nel X-VI secolo a. C. Questa è formata da un moltiplicarsi di spirali che spezzano la linea dritta dell'arco e permette di ingrandire il dischetto della staffa. Nel caso in cui ha un dischetto alla staffa, diventa la fibula a disco. Questa ha un corpo di varie forme e con un grande disco al piede. Inoltre potrebbero apparire in ora e riccamente decorate. Pertanto quest’ultima era diffusa soprattutto nell'età del Ferro, in Italia. Durante il VII erano in oro e riccamente adornate. Inoltre da questa fibula nascono quelle ad arco serpeggiante o a drago, hanno dei rigonfiamenti simmetrici, apici, cornetti e con staffa lunga, a forma di cassetta. Pertanto sono state trovate delle splendide fibule in oro in particolare nelle tombe orientalizzanti dell’Etruria e del Lazio. E' da notare un particola, a quanto pare le fibule a drago co staffa lunga sembrino destinate ai corredi maschili, mentre quelle a sanguisuga ed a navicella sono state ritrovante soprattutto nelle tombe destinazione femminile.

Bibliografia e sitografia

AZZALI MARIELLA, Dizionario della moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibula_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Aggiornamento del 23/02/2022.

Fibula ad arco con staffa corta

 


Fibula ad arco semplice e ritorto XI - X secolo a. C, Fratta Polesine.

Questa tipologia di fibula era diffusa soprattutto in Italia tra il XI - IV secolo a. C e hanno tutte in comune la presenza della staffa corta.


Nome

Descrizione

Periodo

Luogo

Fibulare ad arco ribassato lateralmente ritorto da Garda

Caratteristica principale è l’arco decisamente ribassato, ritorto sui due lati e decorato a incisione nella parte centrale con motivi a linee trasversali a spina di pesce.

X secolo a. C.

Italia

Fibule ad arco ingrossato e ribassato

Mostrano una decorazione incisa con zone a spina di pesce alternate a zone a linee trasversali. Questa decorazione oltre alla forma dell'arco ribassato, ma a profilo ricurvo, le avvicinano ad alcuni tipi già visti di fibule ad arco semplice e ad arco ingrossato.

IX secolo a. C.

Italia

Fibule ad arco molto ribassato e ritorto

Ha un arco ribassato ritorto nella parte centrale, con staffa simmetrica.

N/R

Italia

Fibule ad arco ribassato è rivestito impasta vitrea tipo rebato

Fibule con arco ribassato a profilo rettangolare, di filo sottile a sezione generalmente circolare rivestito da perle in pasta vitrea o materiale organico trattenute sui due lati dell'arco da un filo avvolto alle estremità di esso; la staffa è sempre simmetrica e piuttosto stretta.

N/R

Italia

Fibula ad arco ribassato con cartigli

L'arco della fibula, ribassato, è costituito da una verga appiattita cui sono inchiodate in senso trasversale laminette in forma di cartiglio.

N/R

Italia

Fibule ad arco ribassato a sezione quadrangolare

Presenta un arco piuttosto grande, decisamente ribassato, che in alcuni esemplari ha un profilo quasi rettangolare, di verga a sezione quadrangolare; la staffa è simmetrica ma piuttosto ampia, con faccia anteriore semicircolare. Inoltre alcuni hanno delle decorati a incisione.

VII secolo a. C.

Italia

Fibule ad arco leggermente ribassato ricurvo

Presentano un arco poco ribassato con andamento accentuatamente ricurvo, di verga a sezione circolare, con staffa simmetrica piuttosto ampia. L'arco è in alcuni esemplari decorato a incisione con motivi.

VII-VIII secolo a. C.

Italia

Fibule ad arco fortemente ribassato a sezione circolare

Presentano un profilo quasi rettangolare, di verga a sezione circolare a volte ingrossata nella parte centrale e staffa simmetrica piuttosto ampia. Inoltre, ha qualche decorazione a gruppi di linee trasversali o con linee trasversali o oblique continue oppure con motivi a spina di pesce; in alternativa con solcature oblique disposte ad angolo e zone interne a tratteggio.

VII-VIII secolo a. C.

Italia

Piccole fibule ad arco molto ribassato tipo Romagnano

Si tratta di fibule di piccole dimensioni, ad arco molto ribassato, con o quasi parallelo allo spillone, più meno ingrossato, con staffa simmetrica. La decorazione sono con decorazione a linee trasversali su tutto l’arco o con fasci di linee trasversali oppure con motivi a spina di pesce; vi sono inoltre alcuni esemplari con motivi decorativi particolari.

VII-VIII secolo a. C.

Italia

Altre fibule ad arco ribassato a profilo rettangolare

Presenta un arco ribassato a profilo rettangolare.

VII-VIII secolo a. C.

Italia

Fibule ad arco ribassato è schiacciato

Fibule con arco ribassato e schiacciato vengono raggruppati sulla base della sintassi decorativa. Infatti, quelle di piccole dimensioni con sezione lenticolare, o di piccole dimensioni con sezione larga e appiattita, di medie dimensioni con sezione di spessore non molto accentuato e inferiormente piatto, di dimensioni piuttosto piccole, con sezione di spessore relativamente superiore e in tre esemplari piuttosto notevoli di dimensioni medie e grandi, sezione di forte spessore.

VI-VIII secolo a. C.

Italia

Fibule ad arco ribassato passante al sanguisuga

Presentano una forma arrotondata e lo spessore dell'arco di avvicinano molto alle fibule a sanguisuga. In alcuni esempi di essi si possono riaccostare in quelle di maggiori dimensioni, con arco a sezione quasi romboidale e una particolare decorazione a cerchielli impressi.

VIII secolo a. C.

Italia

Fibule ad arco foliato con staffa simmetrica

Presenta una decorazione incisa con una sintassi che richiama quella delle fibule a navicella poco profonda e staffa lunga, con decorazione incisa basata su motivi a zig-zag variamente articolati, o con decorazione a cerchielli impressi e altri esemplari con decorazioni diverse e allo stato attuale della documentazione, isolate, o non decorate.

VII-VIII secolo a. C.

Italia

Fibule ad arco ribassato e crestato

Presenta un arco a sezione sub-rettangolare, spesso ad angoli smussati, sormontato da una piccola cresta munita di fori (in generale cinque) per la sospensione di catenelle, la staffa è simmetrica. Inoltre alcuni di questi hanno un arco ad andamento ribassato, oltre che per le dimensioni assai maggiori questa fibula si differenzia dalle altre anche per la sezione dell'arco, romboidale, e per la decorazione a puntini sulla cresta. Pertanto altri sono ricca di decorazioni e con arco semilunato e crestato.

VI-VIII secolo a. C.

Italia

Fibule ad arco semilunato crestato

Queste fibule si differenziano dalle precedenti perché presentano un arco ad andamento semicircolare, di spessore molto limitato sormontato da una cresta piuttosto ampia con fori per la sospensione di catenelle e pendagli lungo il margine esterno. La cresta è in qualche caso mediana rispetto allo spessore dell'arco e in qualche caso costituisce il dorso della fibula. Inoltre, possono presentare qualche decorazione incisa.

VII-VIII secolo a. C.

Italia

Fibule a quattro spirali

Fibula che si riallaccia ad una vasta gamma di tipi a quattro spirali, diffusi soprattutto in Italia meridionale, ma anche in Etruria. Alcuni presentano una struttura che vede le quattro spirali di filo a sezione circolare tenute insieme da un filo più sottile avvolto intorno ai tratti centrali.

VII secolo a. C.

Italia

Fibule ad occhiali

In Italia settentrionale è presente la fibula a occhiali con cappio a otto. Si tratta di una fibula ricavate da un solo pezzo di filo bronzeo che forma le due spirali, la staffa e lo spillone.

VII secolo a. C.

Italia

Fibule con arco a noduli

Fibule con arco a noduli con o senza occhiello al di sopra della staffa, assai diffuse in territorio iugoslavo.

VI-VIII secolo a. C.

Italia e Iugoslavia

Fibule con arco a profilo rettangolare

Ha un arco di verga a sezione più o meno circolare decorato da gruppi di piccole costolature trasversali (disposte differentemente su ogni esemplare) mentre agli angoli dell'arco quasi tutti i pezzi mostrano una decorazione a trattini compresi tra linee oblique; caratteristica è pure la staffa simmetrica ma molto ampia e con una decorazione sulla faccia anteriore analoga a quella che si trova su alcuni tipi di fibule a grandi coste.

N/R

N/R

Tabella delle differenti tipologie di fibule ad arco con staffa corta.

Bibliografia e sitografia

AZZALI MARIELLA, Dizionario della moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibula_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Aggiornamento 23/02/2022.
Aggiornamento 15/03/2022.


Fibula a cerniera


Fibula a cerniera. Questa fibula ha in generale un arco appiattito, allungato, con un ardiglione fermato al posto del piede da una cerniera. In particolare veniva utilizzata nel periodo dell’Impero Romano.

Le fibule possono avere una molla o una cerniera. La prima è solitamente ottenuta da un filo di metallo
collocato alla base dell’arco della fibula e in seguito avvolto su se stesso in più spire o avvolgimenti.  Se le spire vengano fatte passare da un unico lato si parlerà di molla unilaterale; se invece vengono condotte da entrambi i lati, la molla è bilaterale. In quest'ultimo caso, si presenta collegata da due serie di spire, definita corda, inoltre può passare all’esterno dell’arco conosciuta come corda esterna, mentre se è tra l’arco e l’ago è detta corda interna. Inoltre esiste un ultimo, ma raro caso in cui può effettuare un giro attorno alla testa dell’arco definito avvolgimento. Inoltre la molla può essere coperta o rivestita, questa pratica era svolta solo nell'ultimo secolo della Repubblica Romana.
Oltre alla molla esistono delle fibule a cerniera a differenza della molla, è composta di più parti le quali sono in primo un occhiello forato centrale, il secondo sono due piccole lamine laterali e ricavati alla base dell’arco della fibula. Mentre al centro di queste vi è collocato l’ago. "Quest’ultimo viene assicurato mediante un perno, solitamente in ferro, infilato orizzontalmente nell’occhiello alla base dell’arco, con le due estremità che sporgono lateralmente dalla cerniera, e bloccato tramite il ripiegamento delle lamine su loro stesse. In alcuni casi il foro per l’inserimento del perno è creato al momento della fusione del pezzo"*.
I primi esempi di fibula a cerniera compaiono dall'età cesariana e si diffondono nel periodo imperiale in tutto il mondo romanizzato. Continuano a persistere l'utilizzo delle fibule a molla anche dopo l'invenzione di quelle a cerniera. Quindi non compaiono prima del I secolo a. C.
Solitamente il meccanismo a cerniera essendo molto austero nelle forme e decorazioni si adattava molto bene alle esigenze maschili come quelle adottate nell'abbigliamento militare. Comunque non manca degli esempio tipicamente femminili. Sulla fibula a cerniera esistono molteplici variati e sono:
  • Fibula a cerniera tipo Alesia si presenta con un profilo ribassato, l’arco a sezione piatta e di forma triangolare, con larghezza massima nella testa e restringentesi verso la staffa. L’ago presenta un fermaglio in corrispondenza della cerniera. Era quasi esclusivamente utilizzata nell'ambiente militare maschile. Sembra di origine nordica in particolare francese a partire della prima metà del I secolo a. C. si inizia a diffondere il suo utilizzo nella aree dell'impero romano per l'effetto di intensi scambi commerciali. Prende il nome dall'omonima città nel territorio dei Sequani, conquistata da Cesare nel 52 a.C.;
  • Fibula a cerniera tipo Aucissa, presenta una forma standardizzata forse era una conseguenza di una massiccia produzione in serie. Mentre l'arco è più alto verso la testa e ribassato verso la staffa, solitamente ha una sezione piatta, nastriforme o laminato, non molto largo e tende di poco a restringentesi verso la staffa. Generalmente presenta delle decorazioni longitudinali (zigrinature, scanalature o incisi), stampa a doppia costolatura sul margine superiore, li ha una caratteristica distintiva e sarebbe la presenza di un bottone sferico.
Probabilmente esistono moltissime altre varianti e sotto varianti di questa tipologia di fibule, qui ne ho citate solamente due esempi. Sicuramente dovrebbero essere quelle più conosciute, in generale.


* I bronzi della Collezione Gorga. A cura di M. G. Benedettini - Le Fibule tra il V e il I secolo a. C. Anna Dionisio, 2012.


Bibliografia e sitografia

AZZALI MARIELLA, Dizionario della moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibula_%28Enciclopedia-Italiana%29/
https://www.academia.edu/7288812/Le_fibule_dal_V_al_I_sec_a_C_Le_fibule_a_cerniera_dalla_met%C3%A0_del_I_a_C_al_II_secolo_d_C


Aggiornamento del 15/03/2022.


Fibula ad arco a gomito


Differenti tipi di fibule a gomito dalle diverse necropoli disegni di di Lo Schiavo PBF, impaginazione G. Ugolini, dal libro "The Metallurgy of the Sicilian Final Bronze Age/Early Iron Age necropolis of Madonna del Piano (Catania, Sicily)".


Questa categoria era diffusa nel VIII secolo a. C. circa. Presenta un arco dritto, abbassato e si innalza poco prima di raggiungere la staffa formando così un gomito, in seguito ridiscende e si inclina leggermente in avanti. Le fibule possono essere serpeggianti e a gomito con espansione centrale appiattita e costolata, fibule serpeggianti a gomito decorate, a sezione rettangolare, fibule serpeggianti a gomito con staffa simmetrica, fibule serpeggianti a gomito con staffa allungata e spillone diritto, tipo Cassibile, fibule serpeggianti a gomito con antenne a globetto, fibule serpeggianti a gomito a contorno quadrangolare, fibula serpeggiante a contorno quadrangolare con due occhielli, staffa a spirale ed arco foliato con cappi ad 8, da Madonna del Piano e fibule ad arco di violino di verga.


Bibliografia e sitografia

AZZALI MARIELLA, Dizionario della moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibula_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Aggiornamento del 23/02/2022.

Fibula ad arco di violino

Fibula ad arco di violino, illustrazione di Alessandra Mambelli.

La fibula ad arco di violino era diffusa nell’antica Grecia, nel periodo tardo miceneo, sub-miceneo (Miceneo III C 1 e 2) e in Italia con la cultura tardo appenninica, sub-appenninica, Terramare, ecc. Inoltre, compare anche in Bosnia, Cipro e Creta. Mentre, per quanto riguarda all'Europa continentale erano presenti all’età dei primi Campi d'Urne vale a dire il cosiddetto cultura Hallstatt sviluppata nell’Età del ferro.
Questa categoria di fibula subisce con il tempo delle variazioni di forma e anche di nome. Conseguentemente si formano dei sottotipi. Alcune di queste sono:
  • arco a foglia di lamina;
  • arco serpeggiante od attorto in anelli paralleli;
  • arco raccorciato e lunga molla conosciuta come fibula ad Arpa, ad arco spezzato a gomito (diffuse a Cipro, Sicilia nella fase di Cassibile, ecc.);
  • arco rientrante tra due spirali (presente in Italia all’inizio dell’Età del Ferro);
  • arco sviluppato in doppia o quadrupla spirale piatta, proprio dei Balcani e nel territorio dell'Adriatico, all’inizio dell’Età del Ferro;
  • arco di violino di verga.
Molte fibule sono ornate da incisioni o sbalzati sulle lamine. Queste non erano tipiche nelle Terramare e in Sicilia durante la seconda metà del II millennio, però nella sua forma più primitiva.

Tipologia

Descrizione

Periodo storico

Luogo

Con staffa a spirale

Genericamente ha un arco con andamento parallelo allo spillone. La staffa è formata dal prolungamento filiforme dell'estremità anteriore dell’arco, avvolto a spirale.

Età del bronzo recente

Italia, Grecia, Ungheria, Iugoslavia e Romania

Ritorno

Ha l’arco ritorto con staffa triangolare di lamina ripiegata. Questo può essere sottile o con uno spessore maggiore.

Età del bronzo

Micene, Korakou, Sparta,

Italia e Grecia

Simmetrici liscio da Legnago

Fibula senza nodi né decorazione.

XII secolo e MT III

Italia e Grecia

Simmetrici con sezione quadrangolare

Ha un arco ad andamento parallelo allo spillone, con sezione quadrangolare, decorato con motivo a rombi attenuti con puntini impressi.

Età del bronzo recente

Italia e Micene

Asimmetrico tipo Frattesina

Estremità anteriore dell’arco è rialzata sopra la staffa. Inoltre, presenta una decorazione incisa a linee trasversali riunite in gruppi distanziati l'uno dall'altro.

Età del bronzo

Italia

Asimmetrico ritorto tipo boccatura del Mincio

Ha l'arco asimmetria sempre presente, anche se poco marcata in alcuni esemplari. Inoltre, talvolta ha uno spessore uniforme e leggermente incurvato nella parte centrale.

XII secolo

Italia

Asimmetrico alto ritorno tipo Frattesina

Ha l'estremità anteriore dell'arco molto alta, è decorato a inciso.

Età del bronzo

Italia

Asimmetrico decorato a incisione

Ha una forte asimmetricità, con l'estremità anteriore dell'arco ritorta. Inoltre, talvolta è decorato con motivi a spina di pesce alternati a gruppi di linee trasversali.

Protovillanoviano

Italia

Asimmetrico con sezione quadrangolare

Andamento triangolare dell’arco e della staffa molto allungata. Inoltre, ha un ingrossamento dell'arco nella parte centrale decorata.

XII secolo

Europa

Con serie di cappa otto

Ha un arco asimmetrico, con una serie di cappi a otto molto ravvicinati disposti orizzontalmente.

Protovillanoviano

Italia e Grecia

Asimmetrico con occhielli


N/R

Italia


Ritorto con coppia a otto all’estremità

E una fibula molto probabilmente con la staffa a spirale.

N/R

Italia

Foliato con due nodi

Presenta la parte centrale dell’arco, appiattita e allargata, generalmente con decorazione incisa.

XII secolo

Italia, Grecia e Micene

Asimmetrico con due nodi

Ha dei noduli posti presso le estremità dell'arco; mentre la parte centrale è leggermente rigonfia, dove reca una decorazione incisa, spesso con motivi a spina di pesce.

XII secolo e MT III

Italia, Egeo, Micenea e Grecia

Rialzato

Nella parte centrale, spesso compresa tra due nodi, si incurva. Inoltre, il gomito al di sopra della staffa è particolarmente visibile.

Protovillanoviana-XII secolo

Italia

Tabella fibule ad arco di violino.


Bibliografia e sitografia

AZZALI MARIELLA, Dizionario della moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
BEMPORAD DORA LISCIA 
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibula_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Aggiornamento del 23/02/2022.


Fibula a navicella

Fibula a navicella.

La fibula a navicella è costituita da un processo produttivo ricavato dalla fusione a cera persa. Questa presenta un grosso arco liscio o graffito, vuoto internamente e aperto verso l'ardiglione. Talvolta è adornata di soggetti animalesche o di ochine. Inoltre, in questa categoria sono presenti alcune a sanguisuga passanti per navicella. Quest'ultime fanno parte di un passaggio intermedio caratterizzato da un'apertura ventrale. Le fibule sono di piccole dimensioni e irregolari. Si ipotizza che questi siano state realizzate in questo modo per un fattore economico poiché l’eliminazione del getto massiccio comporta un notevole risparmio di bronzo e crea un arco molto meno pesante. Le fibule passanti a navicella sono state denominate anche “a sanguisuga cava”.

Nome 

Descrizione

Periodo

Luogo

Fibulare a navicella da Mez

È una fibula di piccole dimensioni, ma con un arco di notevole larghezza e spessore. Inoltre, non ha delle decorazioni, mentre la staffa si ipotizza che non fosse lunga.

VII-VIII secolo

Italia

Fibulare a navicella profonda e con staffa allungata

Gruppo di fibule a sanguisuga con staffa asimmetrica, corta, arco profondo. Presenta una decorazione composta da motivi incisi a cerchielli e puntini.

VIII secolo

Italia

Fibulare a navicella profonda con staffa lunga e decorazione incisa

Ha la staffa lunga, sporgente all'interno dell’arco e senza bottone terminale. Inoltre, ha una decorazione incisa a fasci di linee trasversali tagliate da linee oblique convergenti.

VII secolo

Italia

Fibulare a navicella profonda con decorazione plastica e incisa tipo Chiavari

Ha un arco a navicella profonda decorato da solcature trasversali con motivi angolari incisi. Inoltre, ha la staffa senza bottone terminale, ma con una sporgenza all’interno dell’arco.

VII secolo

Italia

Piccole fibule a navicella profonda con staffa lunga tipo Gozza

Presenta un arco di piccole dimensioni, di lamina piuttosto sottile.

VII secolo

Italia

Fibula a navicella decorata a solcature

Fibula di medie dimensioni, ha una sezione abbastanza profonda ed è decorata a solcature profonde.

VII-VIII secolo

Italia

Fibule a navicella poco profonde e staffa lunga tipo Cortellazzo

Hanno una sezione arrotondata e poco profonda. Presentano una decorazione incisa o impressa. Inoltre, generalmente hanno la staffa lunga e senza bottone terminale.

VII-VIII secolo

Italia

Fibule a navicella con sezione a spigoli

Queste fibule sono molto simile al tipo precedente. Tranne per la presenza di una sezione a spigoli, piccoli e laterali.

VI-VIII secolo

Italia

Fibula a navicella profonda con sezione a spigoli

Fibula profonda, con sezione a spigoli laterali. Inoltre, ha una decorazione composta da linee incise e cerchielli.

VII secolo

Italia

Fibule a navicella quasi foliato

Ha un arco molto sottile, solo leggermente incurvato e con i bordi ripiegati all'interno. La staffa è lunga e sottile con una sporgenza all'interno dell'arco. Inoltre, presenta una decorazione incisa composta da linee e cerchielli alterni longitudinali al centro dell’arco.

VII secolo

Italia

Fibule a navicella molto ribassata tipo Este

E una fibula a navicella con contorno inferiore dell'arco fortemente ribassato. Inoltre, generalmente, presenta la staffa a cucchiaino o a terminazione semplice. Infine, ha un’ampia gamma di motivi decorativi di linee incise e cerchietti impressi a punzone.

VII secolo

Italia

Fibule a navicella ribassata tipo Bologna Arnaldi

Il suo nome è stato dato da G.L.Carancini e indica una fibula di medie dimensioni, ha la navicella relativamente molto profonda con contorno inferiore dell'arco ad andamento ribassato. Mentre, la staffa può essere semplice o a cucchiaio.

N/R

Italia

Fibule a navicella leggermente ribassata tipo Baldaria

Questa tipologia di fibula ha un arco di dimensioni maggiori e più allungato con profilo inferiore meno ribassato. Inoltre, ha una decorazione generalmente composta da linee incise disposte in senso longitudinale, trasversale ed obliquo. Mentre, la staffa è lunga.

N/R

Italia

Fibule a navicella con decorazione incisa trasversale e a zig-zag

Presentano delle decorazioni incise basate sull’abbinamento di fasci di linee trasversali e di motivi a zig zag divisi in senso longitudinale.

VII secolo

Italia

Fibule a navicella tipo Candeo

Presenta un arco con navicella aperta, poco profonda e ha una decorazione composta in quattro fasce longitudinali attraversate da zig-zag trasversali ottenuti con tre linee incise accostate. Potrebbe avere anche la staffa lunga, terminante con un globetti su cui è preceduto da una costolatura.

VIII secolo

Italia

Fibule a navicella profonda a reticolo

Fibule di medie dimensioni, hanno un arco profondo e con un’apertura centrale stretta. Inoltre, presenta una decorazione con fasci di linee trasversali delimitate da un reticolato molto fitto.

VI secolo

Italia

Fibule a navicella profonda e zig-zag tipo Ameno

Ha delle decorazioni a zig-zag, ma ha la forma Delle sezione più profonda con apertura inferiore a margini ravvicinati.

VI secolo

Italia

Fibule a navicella larga con zig-zag laterale tipo Muletti Prosdocimi

Si differenzia per la presenza di una sezione più aperta nel ventre e solitamente meno profonda.

VI-VII secolo

Italia

Fibule a navicella con bottone profilato

Ha un arco a navicella solitamente profondo, con una staffa lunga che termina con un bottone profilato. Inoltre, sembra che lo spillo sia stato lavorato a parte ed inserito in seguito nella parte posteriore dell'arco. Presenta una decorazione composta da motivi trasversali suddivisi in zone con temi angolari.

VI-VII secolo

Italia

Fibule a navicella con bottone a vaso

Questa fibula solitamente ha un’anima in cotto. Inoltre, è di dimensioni ridotte e potrebbe avere una decorazione incisa da linee trasversali e longitudinali.

VI-VII secolo

Italia

Fibule a navicella non decorate con bottone a globetto

Gruppo di fibule a navicella, di dimensioni considerevolmente ridotte, prive di decorazioni. Queste hanno in comune una staffa lunga, con un bottone terminale a globetto singolo o doppio.

VI secolo

Italia

Altre fibule a navicella

Insieme di fibule frammentarie di difficile catalogazione che hanno la stessa forma e motivo decorativo.


N/R

Italia

Fibule a navicella a losanga tipo Este

Fibula a navicella a losanga, molto espansa, con decorazione plastica a solcature e costolature.

VII-VIII secolo

Italia

Fibule a navicella a losanga tipo Buccinigo

Fibule di medie dimensioni con apici laterali marcati, a sezione aperta ventralmente e solitamente munita di peduncolo interno. Presenta una decorazione incisa suddivisa in tre zone longitudinali. Nel punto centrale ci sono dei fasci di linee a zig-za.

VII secolo

Italia

Fibule a navicella a losanga con pannello longitudinale tipo Cà Mörta

Ha un arco di dimensioni maggiori e con una decorazione articolata in tre zone longitudinali, è molto particole nel pannello centrale. La staffa per quelli che l’hanno conservata termina sempre con un bottone semplice o sagomato oppure profilato.

VI-VII secolo

Italia

Fibule a navicella a losanga con decorazione simmetrica

Fibula di dimensioni non molto grandi, presenta una decorazione incisa dove vede l'arco suddiviso in due zone simmetriche rispetto alla linea dorsale mediana.

VI-VII secolo

Italia

Fibule a navicella a losanga con pannello trasversale

Fibula con decorazione suddivisa in due zone da un pannello disposto trasversalmente da un apice all’altro decorato a reticolo.

VII secolo

Italia

Fibule a navicella aperta romboidale

Fibule a navicella con sezione a margini non convergenti, di forma romboidale, con decorazione incisa. La staffa è lunga e negli esemplari in cui è rimasta intatta hanno un globetti terminale e una sembra un’appendice conica.

VII secolo

Italia

Piccole fibule a navicella aperta tipo Caverzano

Piccole fibule, espanse al centro, con staffa lunga, termina a doppio globetto e decorata da gruppi laterali di linee incise ai due lati dell’arco.

VI secolo

Italia

Fibule a navicella aperta con pannello centrale

Presentano una decorazione incisa su un pannello centrale trasversale.

VI secolo

Italia

Piccole fibule a navicella aperta a losanga

Fibule molto piccole, con arco a losanga e sezione aperta. Solo in uno è decorato da linee incise longitudinali. Mentre, la staffa solo un esemplare gli è rimasta intatta e presenta un globetto terminale.

VI secolo

Italia

Piccole fibule a navicella aperta con bottone a vaso

Hanno un arco piccolo solitamente privo di decorazione. La staffa ha un bottone terminale a vaso, in un caso presenta un elemento inserito anteriormente.

VI-VII secolo

Italia

Altre fibule a navicella aperta con decorazione incisa

Un gruppo abbastanza consistente di fibule a navicella aperta non è riconducibile ad alcuno dei tipi

precedentemente descritti nè vi sono tra di esse caratteristiche specifiche comuni; variano la forma e le

proporzioni dell'arco, la decorazione, la forma della staffa e del bottone terminale.

VII secolo

Italia

Fibule a navicella con bottoni laterali, con decorazione plastica tipo Cà Mörta

Fibula con decorazione a solcature longitudinali sull'arco.

IV secolo

Italia

Fibule a navicella con bottoni laterali a decorazione incisa

Gruppo di fibule con decorazione incisa in differenti modi tra i quali alcune sono su due pannelli simmetrici con gruppi di linee incise a zig-zag, gruppi affiancati di linee oblique divergenti, con pannello longitudinale centrale, con pannello centrale a linee longitudinali delimitato sui due lati da linee trasversali.

VI-VII secolo

Italia

Fibule a navicella con bottoni laterali, con costolature mediane tipo Este

Fibule con motivo decorativo longitudinale al centro dell’arco, composto da una costolatura o con una serie di trattini tra due linee incise.

N/R

Italia

Fibule a navicella con bottoni laterali e spigolo mediano

Fibule di piccole dimensioni, con staffa lunga, estremità a cucchiaino, spigolo mediano, sottolineato talvolta da una o due solcature, in alternativa da una decorazione incisa o impressa. Inoltre ha dei bottoni laterali e sono in maggioranza troncoconici o a calotta schiacciata oppure, ma raramente profilati.

VI-VII secolo

Italia

Fibule a navicella a losanga con bottoni laterali

Fibula a navicella con forma a losanga allargata con bottoni laterali, talvolta sono a forma di globulare o semplici appendici più o meno schiacciate.

VII secolo

Italia

Piccole fibule a navicella con bottoni laterali

Arco di dimensioni ridotte e abbastanza stretto; talvolta potrebbe avere una sezione più profonda rispetto agli altri. Alcuni invece, hanno dei bottoni profilati e con costolature ai due lati dell'arco.

VI-VII secolo

Italia

Fibule a navicella molto ribassata con bottoni laterali

Si tratta di una fibula con l'arco ribassato a staffa lunga, con bottone terminale o senza. Inoltre, al centro dell'arco due bottoni laterali a globetto.

VI secolo

Italia


Fibule a navicella con bottoni laterali profilati tipo ricovero

Ha una staffa con sezione a C, con bottone terminale leggermente rialzato; i globetti laterali sono generalmente doppi o profilati. Benché alcuni esemplari privi della staffa.

VI secolo

Italia

Altre fibule a navicella con bottoni laterali

Restano infine da presentare cinque fibule che non sembra possibile avvicinare ad alcuno dei tipi già

illustrati e per le quali forse occorre cercare confronti al di fuori della zona oggetto di questo lavoro, e

un'altra di cui non è possibile dare un inquadramento tipologico preciso.

VI secolo

Italia

Fibule a navicella con tre bottoni sull'arco

Presenza di un terzo bottone alla sommità dell'arco. La staffa per quelli che è rimasta integra ha una sezione a “C” superiormente appiattita. Inoltre, potrebbe talvolta esserci un bottone a doppio globetto allineato sull'asse.

N/R

Italia

Fibule a navicella con bottoni laterali e figure ornitomorte

Fibula di medie di dimensioni, con arco allargato, larga apertura ventrale, con bottoni laterali e presenta tre figure di uccellini sistemati lungo la linea mediana dell'arco.

VII secolo

Italia

Fibulare a navicella con scimmiette sull'arco da Baldaria

Ha un arco a navicella a losanga con due semplici appendici piatte, sopra di questi sono disposte due figure di scimmiette sedute. Inoltre, c’è un'altra figurina identica che si trova alla sommità dell'arco e tutte e tre sono rivolte verso la staffa.

N/R

Italia

Fibule a navicella con cinque bottoni sull'arco

Presenta cinque bottoni sull’arco.


V-VI secolo

Italia

Tabella delle variante della tipologia di fibula a navicella, ritrovate in Italia.


Bibliografia e sitografia

AZZALI MARIELLA, Dizionario della moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibula_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Aggiornamento del 23/02/2022.