martedì 23 novembre 2021

Protofibula

Spillone del 2.200 a. C. Presenta una cruna, dove prosegue una piegatura a 90° e termina con una motivo a sfera. Forse questa serviva ad impedire alla stoffa di slacciarsi e quindi permetteva di essere più stabile. Infine la punta è affilata. Si pensa che poteva essere utilizzato per allacciare e tenere in posizione la stoffa dei mantelli. La fotografia originale è di David Van Vleck, Jr. e la si può ritrovare nel libro "Ancient and Romano-British Brooches" di Richard Hattatt.

La protofibula è l'antenata della fibula, ricorda molto similmente uno spillo o spillone forato al cui interno venivano fatte passare le fibre di tessuto intrecciate. Nello specifico è costituita da un filo metallico rigido chiamato spago passato sulla cruna e ripiegato all’estremità per fermare la punta. Questa nasce in Europa nel II millennio, ma si diffonde su tutto il territorio (Egitto, Palestina, Siria, Cipro, Troia, Italia e Germania), ma solo nell’Età del Bronzo dove viene utilizzata regolarmente. Esistono pochi esemplari certi, sfortunatamente non esistono ancora alcun documento fotografico facilmente reperibile che ne attesta la sua esistenza e neppure un disegno tecnico per poter confrontare e discutere. Una variate è quella a forma di "T" o di croce. Su questo punto non si sa inoltre, con certezza perché c'è sta un'evoluzione tra la protofibula e la fibula e la sua quasi scomparsa sia fisica che di utilizzo. Forse si potrebbe pensare ad un triste avvenimento raccontato da Erodoto, avvenuto a quanto pare intorno al 560 a. C., con la disfatta degli Ateniesi ad Egida nel 558 a. C. In sostanza si narra dell'unico sopravvissuto tornando a casa fu attaccato dalle mogli atterrite, disperate, deluse e arrabbiate. Mentre lui cercava di spiegare che i loro mariti erano tutti deceduti in battaglia. Quale arma mai potevano utilizzare delle donne di quel periodo? Non aveva nulla. Iniziarono a prendere la prima cosa che avevano a portata di mano. Infatti, in quel periodo si coprivano il loro corpo con dei lunghi pezzi di stoffa fermati con degli specie di aghi molto spessi, acuminati e molto grandi dove attorcigliavano il tessuto impedendo in qualsiasi modo che si slegassero accidentalmente. Questi spilli giganti furono utilizzati come un'arma micidiale per togliere una vita ad una persona innocente. Probabilmente la sua unica colpa poteva essere quella di essere li e soprattutto di aver comunicato una triste notizia che nessuno voleva sapere. Ragionandoci sopra forse era meglio essere all'oscuro di tutto e vivere nella beata ignoranza.
Arrivando al dunque si potrebbe spiegare e imparare da questo triste racconto e capire il perché in seguito a tale accadimento sono state portate dei forti cambiamenti sul metodo di allacciare gli indumenti o perlomeno nella cultura greca-romana. Infatti, si è capito che poteva essere anche considerato qualcosa di pericoloso. Tralasciando il fatto che comunque la fibula rimane per secoli un mezzo per allacciare gli indumenti tra momenti più o meno floridi, ma invece la protofibulo o comunque sia scompare inesorabilmente con il tempo un po' ovunque. Questo metodo di allacciatura e il suo motivo della sua scomparsa potrebbe essere, oltre al fatto che si trasforma in fibula e si evolve in varie tipologia, è in qualche modo forse meno pericolosa. Inoltre, si è evoluta in questo modo per ovviare al fatto che si doveva trovare un alto modo per allacciare gli indumenti prima della comparsa del bottone? In realtà la fibula esisteva ancora prima di questo deplorevole avvenimento. Ma potrebbe essere una domanda riflessiva, per capire il suo maggiore o minore utilizzo. Però la fibula ha offerto un'alternativa a questo metodo di fissaggio per indumenti o semplicemente un cambiamento di modo per allacciare un qualsiasi indumento.
Questo aneddoto potrebbe non centrare niente con la protofibula. Ma in realtà potrebbe anche essere l'incontro e  questa è lo spillone siano la stessa cosa. Documentandomi e leggendo su enciclopedia e blog vari sull'argomento e leggendo la loro descrizione sembrano quasi la stessa cosa o comunque qualcosa di molto simile oppure con qualche lieve differenza. Quindi tale episodio arguto potrebbe risultare coerente. 
Benché questa ancora non è la vera fibula, finché non ha un elemento filiforme che le consente di trasformarsi in un arco. Il suo processo evolutivo è stato molto lento e disomogeneo vale a dire non uniforme in tutti i territori. Infatti in Germania e Scandinavia nell'Età del Bronzo si utilizzava ancora, mentre da altre parti era ormai radicato l'utilizzo della fibula. Questo permette di formare un unico pezzo con la spilla, per congiungersi attraverso un avvolgimento a spirale. Tale processo è avvenuto nell’Italia settentrionale, dando origine alla fibula. Così facendo permise di spargersi su tutto il territorio evolvendosi sull’intero bacino mediterraneo. Generalmente la fibula dell’Età del Bronzo è quella spilla forata, composta da un filo e con l'arco parallelo all’artiglieria. In Italia, questa tipologia di fibula, è presente solo qualche raro esemplare, di conseguenza non si ha una cronologia chiara e sicura.
Attualmente qualcosa di simile, ma non uguale, potrebbe essere confrontato con lo spillone per i capelli, ma in questo caso si anderebbe fuori tema.


Bibliografia e sitografia 

AZZALI MARIELLA, Dizionario della moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
https://www.treccani.it/enciclopedia/fibula_%28Enciclopedia-Italiana%29/
https://www.connyskreations.it/2021/05/12/la-fibula-e-lorigine-della-spilla/

Aggiornamento del 22/02/2022.

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