sabato 18 febbraio 2023

Anni '50



Illustrazione di un ipotetico bottone di Coco Chanel. Le due "C" si intersecano a formare i petali di una camelia in maniera minimale e priva di eccessi, come è stato sempre ricorrente nel suo stile dagli esordi fino alla sua scomparsa. 

Passata la guerra e il periodo autarchico ritornano ad essere utilizzati i bottoni in plastica che avevano conquistato largamente il favore dei clienti perché più economici e resistenti ed in più potevano imitare qualsiasi altro materiale. Inoltre negli anni cinquanta, si iniziavano ad utilizzare tutta una serie di elettrodomestici che rovinavano completamente i bottoni realizzati in materiali delicati come porcellana e vetro che vennero sostituiti con quelli in plastica e metallo. L’utilizzo delle cerniere, del velcro e dei bottoni a pressione ridusse considerevolmente l’impiego dei bottoni nei capi d'abbigliamento di uso quotidiano. Un altro fattore che comportò una diminuzione nell’uso dei bottoni più ricercati, fu il trionfo della bigiotteria che sostituì il ruolo decorativo del bottone come abbellimento dell’abito.
Coco Chanel nel 1954 rimette in auge i bottoni gioiello in metallo dorato con la sigla del suo marchio.
I bottoni dovevano essere dello stesso colore dell'abito di conseguenza gli artigiani si erano attrezzati creando uno stanzino per tingere secondo campione.
Particolarmente apprezzati i bottoncini a quattro fori di galalite in genere di origine industriale, piatti oppure leggermente concavi con un leggerissimo bordo in rilievo e arrotondato. Questi vengono chiamati Molyneux, da Edward Molyneux un couturier anglo-francese. Lui è stato il primo ad usarli e a proporli sui suoi capi d'abbigliamento. Inoltre ne tingeva qualche d'un in più che in seguito venivano cuciti all'interno dell'abito nel caso di smarrimento.
Negli anni Cinquanta il blazer con dei bottoni metallici e faceva parte del guardaroba maschile.
I bottoni metallici potevano essere stampati con vari motivi quali soprattutto la S, stemmi, e scudi. Talvolta avevano delle armi e marinerie. I marinai indossavano una giacca blu con dei bottoni incisi con un ancora.
I bottoni in metallo di solito sono in ottone galvanizzato.
Nella divisa dei carabinieri sono presenti dei bottoni in argento raffiguranti su ogni uno una fiamma. Loro non li cuciono sull'indumento, ma li inseriscono con un anellino nel panno della giubba.

Bibliografia

DE BUZZACCARINI VITTORIA e MINICI ISABELLA ZOTTI, Bottoni & bottoni, Modena, Zanfi, 1995, 2 ed.
EPSTEIN DINA e SAFRO MILLICENT, Buttons, New York, Harry N. Abrams Inc., 1991.
FERRIGNI PIETRO COCCOLUTO, I Bottoni nell'arte e nella storia, Napoli, Colonnesse, 1993, 2 ed.

Aggiornamento del 28/02/2023.


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