martedì 30 maggio 2017

Bottoni conici

Bottoni preistorici ritrovati in degli scavi archeologici
 in Egitto, Iran, e Grecia.
Sono stati scoperti degli oggetti molto simili ai bottoni risalenti alle civiltà della valle dell'Indo, nel sito della Kot Diji (circa 2800-2600 a. C.), un altro a Albertite è nero nella Tomba delle Aquile, Scozia (2200-1800 a.C.) e in Cina, datati nell'Età del Bronzo (circa 2000-1500 a. C.). Questi oggetti ritrovati ricordano il bottone per la loro forma ed aspetto, erano dotati di buchi o del gambo a seconda dei modelli, per permettere di essere fissati all'indumento. Quest'ultimi, non erano dei bottoni intesi come dei dispositivi di fissaggio, ma fungevano come elementi per la decorazione del capo d'abbigliamento. Bottoni fatti di conchiglia sono stati utilizzati nella Civiltà della Valle dell'Indo a scopo ornamentale sempre in questo periodo storico.
Alcuni bottoni sono stati scolpiti con forme geometriche ed avevano dei fori praticati in modo che potessero essere attaccati alle vesti con filettatura. Ian McNeil (ricercatore presso l'Università di Bath, ex segretario esecutivo della Società Newcomen per lo Studio della Storia dell'ingegneria e della tecnologia), nel suo libro pubblicato nel 1990 “An encyclopaedia of the history of technology” sostiene che: “Il bottone, infatti, è stato originariamente utilizzato più come ornamento che come un fermaglio, le prime testimonianze si trovano a Mohenjo-daro nella Valle dell'Indo, questo è costituito da un guscio curvo e ha circa 5000 anni”.
In Svizzera, a Zurich-Mozartstrasse, sono stati ritrovati un occhiello (probabilmente utilizzato come sola) e un bottone su un frammento di stoffa, in fibra e realizzato ad intreccio, risalenti a 4700-4400 anni fa e si ipotizza che sia stato utilizzato su un mantello. Solitamente i bottoni ritrovati in questo periodo sono stati scoperti dagli archeologi presso i cimiteri egiziani, iraniani, greci, fenici, franchi e germanici. Questi sono generalmente di forma rotonda, talvolta presentano il gambo e sono realizzati in oro, in creta e raramente in osso. Questi bottoni sono semplici e altre volte con delle incisioni, con disegni di maschere, griglie e motivi vari.
Nel bacini del Mediterraneo, nell'Età del Bronzo (3000-900 a. C.), sono stati ritrovati degli oggetti di piccole dimensioni e di vetro, tra cui dei bottoni di forma conica utilizzati, si ipotizza, come carattere ornamentale e rituale. Inoltre in questo periodo venivano utilizzati i bottoni come mezzo per allacciare le vesti e sono stati ritrovati in Italia, in particolare nella zona dell'Emilia, in Piemonte, a Mercurago e Doss dell'Arca.
I bottoni ritrovati nella zone del centro Italia sono realizzati con del glassy faience e sono di forma conica con una perforazione sul retro del bottone che può essere rettilinea o leggermente concava o a “V”.
Altri bottoni sono realizzati con il Low Magnesium High Potassium abbreviato con la sigla LMHK ed è un materiale composto da vetro ed alcali misti, diffuso nel nord Italia e nel Medio Bronzo. Quest'ultimi due si trovano soprattutto nell'Emilia, nei ritrovamenti a Poviglio-Villaggio Piccolo, a Vicofertile e a Parma. Mentre
in altri ritrovamenti i bottoni si presentano in maniera differente, uno è quello di Piave Fosciana, dove cambiano le proporzioni dimensionali dei bottoni che sono conici.
Nel Lazio, i bottoni ritrovati nella Grotta dello Sventatoio e nella Grotta Vittorio Vecchi, si presentano convessi.
Un altro esempio è stato ritrovato nella Grotta di Frasassi dove presenta delle incisioni decorative sulla superficie davanti. Questa tipologia di bottone veniva utilizzata solitamente per decorare le vesti, oppure erano considerati come delle perline adatte a formare delle collane o dei gioielli. In altri casi invece, i bottoni venivano applicati sulle vesti e mantelli come alternativa alla fibula.
Il bottone inizia ad avere un suo commercio locale e diventa un oggetto prestigioso per via dalla complessità nella realizzazione e per la facilità in cui vengono trovati i materiali utilizzati. Infatti i bottoni venivano realizzati in generale con la silice (quarzo) da cui si ricava una ceramica vetrificata
prevalentemente superficiale.
I bottoni, in Italia sono stati ritrovati nell'Emilia occidentale a Quingento di S. Prospero, a Montale e negli scavi di Vicofertile e Poviglio. In particolare, a Momperone, nella Valle del Curonedatato è stato scoperto un bottone sempre del Medio Bronzo con un apice appuntito. Questo bottone si ipotizza sia stato fabbricato probabilmente a Mercurago per il fatto che presenta lo stesso stile dei bottoni prodotti in tale luogo.
Nei tempi antichi il bottone simboleggiava sfarzo e ricchezza, come testimoniano i bottoni d'oro e in pietra pregiata ritrovati fra le rovine di Ebla o di Micene, oppure i bottoni sassanide del V secolo a. C. i quali raffigurano un episodio della caccia al leone. Infatti nel periodo di Micene e Miceneo i bottoni adempivano ad uno scopo ornamentale, gli indumenti venivano ricoperti di questi bottoni e formavano delle raffigurazioni decorative dati mischiando i loro molteplici colori. Inoltre sono stati trovati dei bottoni in delle tombe ungheresi datati intorno al IX secolo.


Sitografia

BELLINSTANI PAOLO, ANGELINI IVANA, ARTIOLI GILBERTO E POLLA ANGELA,
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria atti della XXXXIX riunione scientifica materie prime e scambi nella preistoria italiana nel cinquecentenario della fondazione dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria Firenze 25-27 novembre 2004, estratto Firenze 2006 “Origini dei materiali vetrosi italiani: esotismi e localismi”, Atti della XXXIX riunione scientifica Materie prime e scambi nella Preistoria italiana, Firenze 25-27 novembre 2004,
BELLINSTANI PAOLO, ANGELINI IVANA, ARTIOLI GILBERTO E POLLA ANGELA, Bollettini del Centro Polesano di Studi Storici Archeologia ed Etnologici Rovigo Padvsa, estratto “Bottoni conici e perle in glassy faience delle fasi iniziale e piena della media età del bronzo dell'Italia centrale tirrenica: archeologia ed archeometria”, 2005 http://www.academia.edu
Bullettino di Paletnologia Italiana da Istituto Nazionale Archeologia e Storia dell'Arte, Forgotten, 2013 1 ed. 1875
MCNEIL IAN Anencyclopaedia of the history of technology, Routledge, 2002, 2 ed.


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