Prima di iniziare a raccontare la storia del bottone bisogna sapere cosa s'intende con questa parola. Secondo il vocabolario dell'Accademia della Crusca, il bottone, non è altro che un “piccolo disco piatto o convesso, o piccola pallotolina di varie materie, che serve a congiungere insieme e fermare diverse parti delle vesti o d'altro ”. Il bottone non è solo questo, infatti, in origine non erano piatti, ma si presentavano in varie forme e il loro nome deriva dal fiore, dalla forma assunta che in molte voci si esprime con il nome bottone. Il bottone, secondo l'Enciclopedia di Diderot ed D'Alambert è composto da un pezzo di legno nella parte inferiore, il quale è arrotondato superiormente e ricoperto di rame, d'argento, di oro, di seta o di pelliccia. Il bottone nell'uso quotidiano inserito nell'abbigliamento serve per unire due parti distinte di stoffa tramite l'asola, necessaria a fermarlo. I bottoni sono divisi in tre categorie: bottoni in pietra, in metallo e in tessuto.
Esistono varie ipotesi sull'origine etimologica della parola bottone che nasce nel XIII secolo. Per iniziare, in Italia, la parola bottone cambiava a seconda delle zone. Per esempio a Venezia venivano chiamati botonorum, a Roma boctonus auri, a Modena botonis rotondis e ecc. In generale, questa parola, potrebbe nascere dal portoghese botâo che deriva dal latino barbaro con il termine botònus a cui è affine botones e botontini, che sono cumuli di terra. Quest’ultimi si ricollegano alla parola francese butte, la quale significa monticello ed altre voci che suggeriscono l'idea di una cosa che si spinge in fuori, gonfia e tondeggiante. Anche se nella lingua latina vengono definiti con il termine globulus. Ovvero i bottoni sono quei globuli per stringere e fissare gli indumenti perché di forma rotonda e gonfi. Pertanto si intendono le fibule, dal greco πύρπη. Sempre dal latino deriva la parola pulsante secondo il libro “Le origini della lingua italiana” di Gilles Mėnage sembra che nasca dal latino da pultare e pulsare ovvero in italiano significa bussare. Da qui derivano anche pello, pilsus, pultus, pulsare e pultare. In italiano da pulsare nasce bussare. Da pultum, pulto, poltonis dove nasce il significato della parola bottone. Quindi si potrebbe anche dedurre che derivi da qui anche pulsante con il relativo significa attuale.
Tabella dell'etimologia della parola pulsante.
Tabella origine parola bottone.
Con questo nascono anche i termini boccia (bocciolo di rosa), botte, buzzo, derivano dalla radice germanica e celtica bot- o but-. Dal tedesco bòzen vuol dire spingere, un terrapieno, affinché acquisisca un senso di cosa ottusa, tondeggianti e gonfia. Anche se in tedesco i bottoni vengono indicati con la parola knopf, la quale parte dalla radice germanica knuppa- che significa massa agglomerata e rotondeggiante. Bot, bòth intendono un corpo rotondo, una voce parallela all'olandese. Invece, con la radice bot, originaria del tedesco e bûtr vuole dire una cosa ottusa e anche lo specifico noto, da butaciu ovvero si intende ottuso. Inoltre, da butze, tedesco antico si intende mucchio. Mentre, dall'inglese proviene quella di bud e definisce il bocciolo, che a sua volta deriva dal buttare fuori. Dal francese bouter mettere, sospingere, produrre. In italiano, questa parola la si può ricollegare alla lingua piemontese con il temine büt, che significa germogliare. Il bottone, invece, in inglese è button che fin dall'antichità era rappresentato dalle spille, dai fermagli, dalle fibule e dalle cinture. In confronto con la radice inglese di bud che si ricollega ad alcuni fiori come rosa e simili.
Bibliografia e sitografia
BEMPORAD DORA LISCIA e CHIARELLI CATERINA, a cura di Appesi a un filo bottoni alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti, Livorno, Sillabe, 2007.
MARCHIS VITTORIO , Storie di cose semplici, Milano, Springer, 2008, 1 ed.
FERRIGNI PIETRO COCCOLUTO, I Bottoni nell'arte e nella storia, Napoli, Colonnesse, 1993, 2 ed.
D. DIDEROT e D’ALEMBERT, Encyclopéie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des
méiers, Tome secondo B-Cez, Livourne 1770-1775
DE BRUSLONS J. SAVARY, Dictionnaire Universel de Commerce, Tomo primo, A-E, Geneve, 1742
GRISELINI FRANCESCO, Dizionario delle Arti de' Mestieri, Tomo III Bot-Cam, Venezia, 1768.
Vocabolario degliaccademici della Crusca, Vol II, Firenze, Tipografia Galileiana di M. Cellini E C, 1866,5 ed,
MÉNAGE GILLES, Le origini della lingua italiana, Appresso Giovanni Antonio Chouët,1685. https://books.google.it/books/about/Le_origini_della_lingua_Italiana.html?id=bzBHAAAAcAAJ&redir_esc=y
FERRARI OTTAVIO, Origines linguae italicae, Frambotti, 1676. https://books.google.it/books?id=-slKAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false
ZALLI CASIMIRO, Dizionario piemontese italiano latino francese, volume 1, Tipografia Pietro Babie, 1830, https://books.google.it/books?id=QHHhqSYbSdgC&hl=it&source=gbs_navlinks_s.
Nessun commento:
Posta un commento