Epistolae heroidum (Octavien de Saint-Gelais) di Robinet Testard, Cognac, 1496-98 |
Agugelli del XV secolo. |
Purpoint di Charles de Blois, farsetto imbottito,
del 1360, Musée des Tissue, Lyon.
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Un'altra alternativa nel
caso in cui i bottoni erano in metallo e di diverso materiale da
quello in stoffa e non venivano cuciti, ma fatti passare attraverso
delle asole rotonde e uniti insieme da una corda. Questo sistema
facilitava lo spostamento dei bottoni particolarmente pregiati da un
capo d'abbigliamento all'altro o secondo le diverse necessità.
Procedimento sintetico per illustrare come venivano realizzati i bottoni nel Medioevo. |
In altri cosi poteva i
bottoni non venivano cuciti sugli indumenti. Questi venivano inseriti
degli occhielli realizzati a posta con le asole di metallo e
applicati per mezzo di alcune stanghettine dello stesso materiale del
bottone.
Infatti, questo metodo di allacciare gli indumenti è un sistema
ingegnoso per utilizzare gli stessi bottoni su differenti capi
d'abbigliamento.
Questi particolari bottoni permangono fino al XV secolo, ma sono piuttosto rare come allacciature che di solito venivano sostituite dal magete o dai gemelli in oro e argento realizzati dagli orafi.
Carlo Crivelli, Santa Maria Maddalena, 1476 circa, conservato a Rijksmuseum di Amsterdam. |
Bottone in argento decorato con un punto e dei raggi, ha l gambo e una stangettina sottostante, è datato intorno al XVI secolo. |
Questi particolari bottoni permangono fino al XV secolo, ma sono piuttosto rare come allacciature che di solito venivano sostituite dal magete o dai gemelli in oro e argento realizzati dagli orafi.
Nel Medioevo
prevalentemente venivano utilizzati dei bottoni in stoffa cuciti uno
attaccato all'altro. Questi venivano realizzatati con una tecnica
speciale che prevede di tagliare un cerchio di stoffa identica a
quella dell'indumento dove verranno attaccati i bottoni, dove al cui
interno si andava a realizzare sul bordo una filza. Così si ottiene
una piccola pallina. Questa viene rifinita con dei punti di cucitura
che formano dei cerchi. I bottoni così formati possono avere varie
dimensioni che vanno dai 7-10 mm, fino 12-14 mm di diametro.
Particolare del farsetto di Pandolfo III Malatesta del XV secolo. |
Pietro Lorenzetti, S. Margherita (o S. Agata), 1315, Mesée de Tessé, Le Mans, Francia. |
Talvolta i bottoni
potevano essere realizzati all'uncinetto oppure con l'infeltrimento
della lana dove venivano fuori delle piccole palline rotonde.
Bottoni medievali realizzati con l'intreccio di fili o uncinetto. |
Nel XVI secolo i bottoni
subiscono un'evoluzione e si arricchiscono di dettagli, infatti
vengono realizzati con tecniche più sofisticate come l'ago che li
rendono molto raffinati e delicati. La struttura interna di questi
bottoni definita anima è in legno e il filo viene avvolto tutto
intorno.
Bibliografia e Sitografia
AZZALI MARIELLA, Dizionario della Moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
Bibliografia e Sitografia
AZZALI MARIELLA, Dizionario della Moda, Bologna, Calderini, 1990, 1 ed.
DE BUZZACCARINI VITTORIA
e MINICI ISABELLA ZOTTI, Bottoni & bottoni, Modena, Zanfi, 1995,
2 ed.
FRANSEN LILLI, NØRGAARD ANNA e ØSTERGÅRD ELSE, Medieval Garments Reconstructed Norse Clothing Patterns, Aarhus University Press, 2011, 1 ed.
MAUGERI VINCENZA e PAFFUMI ANGELA , Percorsi di storia della moda e del costume , Vol. 1, Milano, Calderini edagricole, 2002, 1 ed.
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